
Importante partecipazione oggi per l’assemblea ordinaria di Anci Toscana che si è riunita online a pochi giorni dai gravi eventi atmosferici che hanno colpito la regione: oltre 100 le amministrazioni collegate per fare il punto della situazione sulle emergenze e sugli investimenti da fare sui territori, tanti gli interventi soprattutto dei sindaci in prima linea, il tutto accompagnato da una grandissima solidarietà verso i Comuni più colpiti.
La sindaca di Poggibonsi e presidente di Anci Toscana Susanna Cenni ha esordito ringraziando i sindaci, il sistema della protezione civile regionale e nazionale e tutti i volontari che sin dalle prime avvisaglie del pericolo, sono stati in prima linea: “Un abbraccio a tutti i colleghi sindaci che hanno vissuto un evento che per i loro territori non ha precedenti negli ultimi decenni. Grazie allo scolmatore sono stati scongiurati effetti più drammatici lungo l'asse dell'Arno, ma tanti Comuni hanno avuto enormi problemi dal reticolo medio e minore e da moltissime frane che hanno isolato ampie zone di territori. Tanti Comuni, soprattutto quelli della Valdisieve, del Mugello e dell'empolese sono ancora in grandissima difficoltà per il ripristino delle minime condizioni di vivibilità e di ripartenza del settore produttivo. Occorre che il Governo dichiari quanto prima lo Stato di emergenza nazionale, come richiesto prontamente dalla Regione, in modo che siano stanziate le risorse per sostenere gli interventi di somma urgenza che stanno facendo i Comuni e le Province." In questo senso la presidente Cenni, su mandato dell'assemblea ha scritto una lettera al presidente di Anci nazionale Gaetano Manfredi, per chiedere anche da parte sua un sollecito al Governo.
In attesa della dichiarazione dello Stato di emergenza, il Dipartimento di Protezione civile nazionale, su richiesta di Anci Toscana e della Regione, ha attivato la colonna mobile degli enti locali in modo da garantire nelle prossime settimane la continuità amministrativa, ovvero l'invio in loco di tecnici e amministrativi messi a disposizione da parte delle Città metropolitane per il supporto alle amministrazioni più colpite.
"Occorre però andare oltre l'emergenza - ha detto la presidente Cenni - agendo sulla prevenzione e sull'abbattimento del rischio, con un grande piano nazionale di investimenti per la messa in sicurezza del territorio e auspichiamo che questo tema sia una priorità per tutte le forze politiche presenti in Parlamento e trovi un adeguato spazio anche nel dibattito sul nuovo bilancio dell'Unione europea."
È stato anche deciso di lanciare come Anci una nuova raccolta fondi come quella fatta per l’alluvione del 2023, per far ripartire sin da subito i servizi ai cittadini, in particolare scuole, asili e biblioteche e sarà attivata una rete di solidarietà tra i tecnici dei Comuni più grandi e quelli delle realtà più colpite, nonché alcuni gruppi di lavoro che raccolgano alcune criticità normative e regolamentari da migliorare, tutti obiettivi che devono andare avanti anche dopo il periodo dell'emergenza.
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