
L’autismo è il tema al centro del terzo appuntamento del cartellone di "A MENTE ACCESA" promosso dal Comune di Montopoli Val d'Arno con l'obiettivo di sensibilizzare, diffondere conoscenza e creare consapevolezza tra la cittadinanza rispetto al benessere emotivo e psicologico. Dopo i primi due incontri su bullismo, cyberbullismo e disturbo del comportamento alimentare, venerdì 28 marzo alle 21 al teatro Monsignor Terreni di Capanne (Montopoli) si parlerà di autismo anticipando la data del 2 aprile (giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo). La serata prevede la visione del documentario “I mille cancelli di Filippo” e gli interventi di Giuliano Maffei, presidente IRCCS Fondazione Stella Maris, Enrico Zoi e Raffaella Braghieri, genitori di Filippo, Alessandro Salaorni, produttore e Adamo Antonacci, regista. Modera Alessio Priami, psicologo.
«Gli eventi di A Mente Accesa – spiegano la sindaca Linda Vanni e la vicesindaca Irene Cavallini – sono organizzati secondo un calendario selezionato di giornate mondiali. Vogliamo creare occasioni di accoglienza e ascolto, in cui comprendere insieme come rispettare e sostenere le diverse modalità di funzionamento e le difficoltà che ognuno può vivere. Ogni incontro ci permette di tracciare insieme un percorso di crescita collettiva e attraverso il confronto e le attività laboratoriali ognuno può contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale. Siamo orgogliose di aver acceso le menti e le luci su specifici temi attraverso il prezioso contributo dei tanti esperti che stiamo ospitando».
Il documentario “I mille cancelli di Filippo” racconta la storia di Filippo Zoi, ragazzo fiorentino con autismo, che ama disegnare porte e cancelli. Un viaggio nella quotidianità di una famiglia e di come ogni componente affronti la diagnosi di Filippo. Un film che si interroga anche sul ruolo della famiglia, della comunità, della rete di amicizie e conoscenze nel raggiungimento degli obiettivi quotidiani. E poi c’è il ruolo dell’arte e della creatività, un modo per raccontare l’autismo senza edulcorazioni né stereotipi.
«Sono molto contento di aver potuto mettere a disposizione del mio Comune questo bellissimo docufilm che, come Stella Maris, abbiamo sostenuto visto il grande messaggio che invia – commenta il presidente della Fondazione Stella Maris avv. Giuliano Maffei –. Premiato in tutto il mondo, ci fa comprendere e riflettere sulla condizione di autismo che riguarda tanti giovani e tante famiglie. Il regista Adamo Antonacci, con grandissima sensibilità ed un occhio che sa ben penetrare e catturare gli attimi consistenti delle storie che racconta, ci fa emozionare, ed in questa relazione con Filippo ed i suoi mille cancelli ci aiuta a meglio comprendere noi stessi e la preziosità culturale, sociologica, filosofica, e spirituale di questa umanità più indifesa e fragile che è ossigeno di senso e di vita per tutti noi».
«Raccontare l'autismo significa dare voce a storie uniche, come quella di Filippo, e creare un ponte tra chi vive questa realtà e chi ancora fatica a comprenderla – spiega il regista Adamo Antonacci –. Con I mille cancelli di Filippo, abbiamo voluto mostrare non solo il talento e la sensibilità di un ragazzo autistico attraverso la sua particolare visione del mondo – fatta di porte e cancelli – ma anche l'importanza di non sentirsi soli. Per molti genitori infatti, la diagnosi di autismo può sembrare una condanna, ma è solo un punto di partenza. Enrico e Raffaella, i genitori di Pippo, ci mostrano come sia possibile ribaltare questa prospettiva e viverla in un modo diverso. Parlare di autismo significa costruire comprensione, accoglienza e comunità, perché nessun genitore dovrebbe sentirsi solo. Mi auguro con tutto me stesso che I mille cancelli di Filippo possa aiutare le famiglie a creare una rete di relazioni autentiche e di sostegno, magari proprio a partire dall’esempio di Raffaella ed Enrico».
Appuntamento venerdì 28 marzo alle 21 al teatro Monsignor Terreni di Capanne (Montopoli). Ingresso libero su prenotazione al numero whatsapp del Comune 335 8096619.
Fonte: Comune di Montopoli in Val d'Arno - Ufficio stampa
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