
La Guardia di Finanza di Avellino ha eseguito misure cautelari nei confronti di 13 persone coinvolte in un'associazione a delinquere dedita alla creazione e commercializzazione di crediti d'imposta fittizi legati al "bonus facciata". Il sistema, basato su società intestate a prestanome in tutta Italia, avrebbe generato crediti inesistenti per oltre 30 milioni di euro tra il 2021 e il 2022, eludendo i controlli dell'Agenzia delle Entrate.
Una parte dei proventi illeciti sarebbe stata riciclata in Toscana, in particolare in una società calcistica di Serie D, di cui il principale indagato, residente ad Avellino, era di fatto il gestore e titolare. Questa società avrebbe beneficiato di fondi ottenuti illegalmente anche attraverso indebite fruizioni di crediti d'imposta ACE (Aiuto alla Crescita Economica).
L'indagine, avviata nel luglio 2022 grazie alla collaborazione tra la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Entrate di Avellino, ha già portato al sequestro preventivo di crediti fittizi, beni e disponibilità finanziarie degli indagati. Il GIP ha disposto due custodie cautelari in carcere, due arresti domiciliari e misure interdittive per altre nove persone, inclusa l'interdizione temporanea di un commercialista.
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