Frana al rifugio per animali Ohana sulle colline di Empoli: "Grosse spese per la messa in sicurezza"

(Foto da Facebook)

Dopo l'alluvione che ha colpito la città, l'oasi dove abitano centinaia di animali salvati è circondata da un grosso smottamento. Aperta una raccolta fondi, l'appello a donazioni e volontariato


Una grande frana si è riversata dalla collina nei dintorni dell'edificio che ospita il rifugio antispecista "Ohana Animal Rescue Family Odv", in seguito all'evento alluvionale dei giorni scorsi. Siamo nelle campagne di Empoli, in località Pozzale-Casenuove, dove anche l'oasi che si occupa del recupero di animali si trova a fare i conti con i danni lasciati dalle piogge che hanno duramente colpito il territorio.

Qui in particolare tra giovedì e venerdì la collina è franata, arrivando a lambire l'edificio come raccontato da Luigi Macchioni che con la moglie Letizia Bartolesi gestisce il rifugio: qui dal 2016 trovano casa molti animali, ad oggi 140, prevalentemente da reddito salvati da sequestri, maltrattamenti o scampati dalla macellazione. A scorrazzare nel verde c'è un po' di tutto, dai maiali ai bovini, due mucche e un toro, fino a capre, pecore, volatili, un cavallo, un'asinella, cani e gatti, tutti con un nome e una loro storia.

(Foto da Facebook)

Ad andare in soccorso ad Ohana, il 15 marzo, l'Unità di Emergenza della Lav con i volontari di Firenze e Prato, che hanno dato riparo a 30 animali evacuati oltre agli interventi nel resto delle province con 40 animali salvati in 24 ore. Oggi quasi tutti i "residenti" del rifugio sono tornati a casa, mentre i gestori sono al lavoro per la messa in sicurezza della frana: "La situazione momentaneamente è stabile, la frana è ferma ma c'è il rischio che si stacchino altri lembi. Domani dovrebbero arrivare le ruspe" spiega ancora Macchioni.

Intanto dall'associazione è stata lanciata una raccolta fondi: "C'è stata una buona risposta, non sappiamo ad oggi a quanto ammontano i danni per la messa in sicurezza, ma sappiamo che sarà una grossa spesa". Per questo la solidarietà è già partita, anche con più eventi organizzati sul territorio per sostenere gli interventi che dovrà affrontare il rifugio, pubblicati sulla pagina social. Da Ohana infine un doppio appello, "per venire a fare volontariato nella nostra associazione" e in questo momento di difficoltà "a sostenerci con le donazioni, perché le spese saranno ingenti. Viviamo esclusivamente di donazioni, non abbiamo nessun accesso a fondi pubblici".

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