
L’emergenza maltempo che ha colpito Empoli, in particolare il quartiere di Ponzano, ha messo ancora una volta alla prova la nostra comunità. In questi giorni difficili, al di là degli obblighi che fanno capo al sindaco e all’amministrazione comunale nella gestione della struttura della protezione civile, abbiamo assistito a gesti di straordinaria solidarietà e dedizione: dipendenti comunali, volontari della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, personale sanitario e semplici cittadini si sono uniti per prestare soccorso, affrontando con coraggio e determinazione le criticità causate dal cedimento dell’argine del fiume Orme.
A tutti va il nostro più sincero ringraziamento. Il loro impegno ha dimostrato, ancora una volta, quanto il senso di comunità possa fare la differenza nei momenti di crisi.
Ma ora, superata la fase più acuta dell’emergenza, è il momento di fermarsi e riflettere: come è stato possibile che un evento simile si verificasse? E, soprattutto, cosa possiamo fare affinché non accada di nuovo?
Non possiamo permetterci di affrontare ogni calamità come un evento isolato, limitandoci a richiedere fondi per riparare i danni. Il vero obiettivo deve essere la prevenzione, attraverso un’analisi approfondita delle cause, l’accertamento delle responsabilità e la pianificazione di una gestione del territorio più attenta e lungimirante.
I cittadini di Empoli hanno diritto a risposte chiare. Chi doveva garantire la sicurezza degli argini? Sono stati effettuati controlli adeguati? Gli interventi di manutenzione erano sufficienti e tempestivi o ci sono state negligenze? Dopo il cedimento dell’argine del fiume Orme, i tempi e le modalità di allerta alla popolazione sono stati adeguati o un intervento più rapido avrebbe potuto contenere i danni? Domande che non possono restare senza risposta, soprattutto considerando che la Procura della Repubblica di Firenze ha già aperto un’indagine per il crollo dell’argine del fiume Rimaggio a Sesto Fiorentino. Anche per il caso di Empoli è necessario fare piena luce sulle dinamiche dell’accaduto.
Questa ennesima emergenza conferma una verità che non possiamo più ignorare: il nostro territorio è fragile e vulnerabile. Il cambiamento climatico ci espone a eventi atmosferici sempre più intensi, ma ciò non può diventare un alibi per l’inefficienza. Prevenzione e manutenzione devono essere le nostre armi per evitare che ogni tempesta si trasformi in una tragedia annunciata.
Per questo, Fratelli d’Italia Empoli chiede interventi concreti e urgenti. Serve una manutenzione costante della rete idraulica, con controlli rigorosi su argini e canali di scolo. È necessaria una pianificazione urbanistica che tenga conto della sicurezza del territorio, evitando nuove costruzioni in aree a rischio e prevedendo opere di mitigazione adeguate. Occorre un maggiore coordinamento tra enti locali e autorità competenti, affinché la gestione del territorio non sia solo emergenziale, ma preventiva e strutturata.
In questo contesto, riteniamo fondamentale procedere il prima possibile con il progetto di realizzazione delle casse di espansione del fiume Orme nella zona di Martignana, progetto risalente al 2015, interamente finanziato con fondi PNRR, poiché si tratta di un’opera strategica per la sicurezza idrogeologica del territorio non più rinviabile e un’esigenza concreta per garantire la tutela del nostro territorio e la sicurezza dei cittadini, dato che si parla di almeno trenta mesi per il completamento dei lavori e, si diceva, i lavori sarebbero dovuti iniziare entro lo scorso mese di settembre. Già nel 2011 gli studi del Genio Civile avevano mostrato la necessità di un'opera di questo tipo dopo i vari allagamenti degli anni precedenti.
Giova, poi, ricordare, a chi si è voluto assegnare il merito dell’esistenza dello scolmatore a Pontedera, che si tratta di un’opera progettata nel 1954 – quindi in un’epoca in cui non si parlava ancora di cambiamenti climatici e precedente all’alluvione del 1966 – ed entrata in funzione nel 1987: un’epoca in cui si pensava a progettare opere necessarie per la comunità invece di andare in giro a farsi fotografare dopo ogni disastro.
La sicurezza dei cittadini non può essere una promessa vuota né un tema da affrontare solo nei momenti di emergenza. È un dovere delle istituzioni garantire un territorio sicuro e protetto. Fratelli d’Italia Empoli continuerà a seguire da vicino la situazione e a battersi affinché si faccia chiarezza su quanto accaduto e si proceda con gli interventi strutturali necessari, perché la nostra comunità merita risposte, giustizia e, soprattutto, un futuro senza paura di nuove calamità.
Ufficio Stampa Fratelli d’Italia Empoli
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