
I dati del Consorzio Lamma sull'evento alluvionale: "Sulle province di Livorno, Pisa e Firenze cumulati in alcune località prossimi a quelli registrati durante l'alluvione del 1966"
"Arno a Pisa in diminuzione al primo livello di guardia. Tutte le altre sezioni dell’asta dell’Arno e i livelli dei fiumi sono all’interno dei livelli di riferimento". Questo il primo aggiornamento di domenica 16 marzo del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, in seguito al maltempo da allerta rossa che si è abbattuto sulla Toscana da venerdì 14 causando allagamenti, frane ed evacuazioni in più province, "provocato da piogge eccezionali cadute in un intervallo temporale ristretto".
Così il Consorzio Lamma in un approfondimento sull'evento alluvionale di questi giorni "l'ennesimo" in Toscana, evidenziano, "ben 6 in soli 18 mesi senza contare i numerosi episodi minori".
"La caratteristica comune delle ultime fasi di maltempo non è soltanto l'anomala intensità delle precipitazioni, ma il fatto che queste si concentrino in poco tempo e tendano ad insistere sulle stesse aree. Un altro elemento degno di nota è l'occorrenza di fenomeni precipitativi estremi nei mesi freddi, fatto che denota un surplus di energia e vapore acqueo legato a temperature dell'aria e dei mari costantemente superiori alle medie. Nell'ultimo evento sono caduti quantitativi di pioggia localmente eccezionali sulle province di Livorno, Pisa e Firenze, con cumulati sulle 24 ore che in alcune località sono stati prossimi a quelli registrati durante la grande alluvione del 1966".
I dati del Lamma
A Firenze Peretola nella sola giornata del 14 marzo registrati 105 mm di pioggia, più di quanto piove nell'intero mese di marzo; durante tutto il peggioramento (dal 12 al 14 marzo) ben 163 mm.
A Borgo San Lorenzo (FI) 142 mm il 14 marzo (superiore di 4 mm rispetto al cumulato del 3 novembre 1966) e 213 mm in 3 giorni.
In località Vaglia (FI) 252 mm in 72 ore, pari quasi al quantitativo che dovrebbe cadere in tutta la primavera.
Nella zona collinare del livornese, a Valle Benedetta, il 14 marzo sono caduti 142 mm di pioggia, di cu 120 mm in sole 4 ore.
Infine riportiamo il dato di San Miniato, dove nella giornata di ieri sono caduti 110 mm (il 3 novembre 1966 ne caddero 113).
"Le precipitazioni degli ultimi tre giorni sono arrivate dopo un bimestre gennaio-febbraio particolarmente piovoso che aveva reso il territorio saturo e quindi particolarmente vulnerabile. Alcune province, in particolare, si distinguono per valori di pioggia fuori scala. A Firenze Peretola tra il 1° gennaio e il 15 marzo registrati 411 mm che rappresentano il maggior cumulato mai osservato nel periodo in oggetto dal 1955. A Prato, sempre tra il 1° gennaio e il 15 marzo, cumulati 464 mm, un dato secondo soltanto al 2014 (507 mm), mentre a Pistoia 634 mm contro i 669 mm del 1960. Nel Valdarno Medio e Inferiore in due mesi e mezzo è caduta la metà della pioggia attesa in tutto l'anno. L'evento alluvionale del 14 marzo 2025 è stato molto simile, come dinamica, a quello del 2 novembre 2023: due linee precipitative stazionarie legate a convergenze di venti nei bassi strati e accompagnate anche da attività temporalesca".
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