
Allerta rossa fino alle 24 del 15 marzo nel bacino inferiore dell'Arno, del Bisenzio e Ombrone pistoiese. Arancione in Mugello, giallo nel Valdarno superiore
È stata prorogata fino alle 24 di oggi, sabato 15 marzo, l'allerta rossa per rischio idraulico del reticolo principale, ma limitatamente al bacino inferiore dell'Arno e a quello di Bisenzio e Ombrone pistoiese. L'allerta diventa invece arancione, sempre fino alla mezzanotte, in Mugello e nelle aree più vicine a Firenze. Codice giallo fino alla mezzanotte, e sempre per rischio idraulico del reticolo principale, nel Valdarno superiore.
È quanto prevede l'avviso di criticità emesso oggi dalla Sala operativa unificata della Protezione civile regionale, che segnala nella giornata di oggi una nuova perturbazione che interesserà l'Italia e anche la Toscana, con precipitazioni sparse su tutta la regione.
Per quanto riguarda il reticolo idraulico minore, codice arancione per tutto il sabato nelle aree lungo l'asta dell'Arno, la Val Bisenzio, il Mugello e la Romagna toscana, mentre il codice è giallo, fino alla mezzanotte di oggi, per il resto della Toscana.
Nella giornata di domani, domenica 16 marzo, condizioni meteorologiche in miglioramento: il codice per il rischio idraulico del reticolo principale in Valdarno inferiore e Val Bisenzio diventa arancione fino alle ore 14, mentre per l'area fiorentina e il Mugello il codice è giallo.
Qui la situazione in Toscana, Qui nell'Empolese
Giani chiede lo stato di emergenza nazionale
Giani ha firmato in giornata la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza nazionale. "Stiamo affrontando, insieme agli enti locali, una situazione molto seria, con il grande impegno della nostra Protezione civile ed il prezioso supporto di quella nazionale", ha affermato il presidente della Regione in una nota. "C'è una considerazione importante che già ora possiamo fare - ha proseguito - e che riguarda il motivo di massima preoccupazione di questa emergenza: il sistema Arno ha funzionato, è questo l'elemento più significativo che possiamo mettere in risalto dopo ore e ore di intense precipitazioni che hanno colpito in modo particolare la Toscana centrale e il bacino dell'Arno. I lavori fatti in questi anni sull'Arno sono stati determinanti". La situazione problematica che si era venuta a creare nel basso corso dell'Arno, ha spiegato Giani, "è stata efficacemente fronteggiata grazie al riempimento della cassa di espansione di Roffia, 5 milioni di metri cubi di acqua, che ha immediatamente portato i benefici nel prevenire rischi di alluvione a Signa, Santa Croce, Montopoli e area del comprensorio del cuoio. Insieme a questo, fondamentale è stata, ieri alle 15,50, l'apertura dello Scolmatore a Pontedera, che ha garantito un flusso costante di 500 metri cubi di acqua al secondo verso il mare, bypassando l'Arno a Pisa. L'ondata di piena è arrivata in città alleggerita e i possenti carichi d'acqua, pur arrivando a due metri dalle spallette, non hanno causato tracimazioni".
Fonte: Regione Toscana - Ufficio stampa
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