
Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di Empoli, i consiglieri di Fratelli d’Italia hanno espresso un chiaro e motivato voto contrario alla mozione “Scuola equa – mozione a sostegno dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole”. Questa posizione non nasce da pregiudizi, ma da una profonda convinzione nel valore della libertà educativa e del ruolo insostituibile della famiglia nella formazione dei minori.
Cosimo Carriero, capogruppo di Fratelli d’Italia Empoli, sottolinea che "Il nostro voto contrario è una scelta di responsabilità verso le famiglie e i cittadini che rappresentiamo. Crediamo che su temi così delicati sia essenziale un maggiore coinvolgimento dei genitori, che devono poter partecipare attivamente alle decisioni riguardanti l'educazione dei propri figli. La mozione approvata dalla maggioranza non offre sufficiente trasparenza, né garantisce alle famiglie la possibilità di scegliere se far partecipare o meno i propri bambini a determinati percorsi educativi."
Fratelli d’Italia rileva inoltre come il percorso di approvazione della mozione sia stato portato avanti senza un adeguato dibattito con le forze di opposizione e senza un vero coinvolgimento delle famiglie, che sono i primi soggetti interessati da queste decisioni.
Francesca Peccianti, consigliera comunale, evidenzia come "Il tema dell'educazione affettiva e sessuale merita un confronto serio e rispettoso. Parlare di questi argomenti senza includere i genitori significa privarli di un diritto fondamentale e trascurare il loro ruolo centrale nella crescita dei figli. La scuola deve essere un luogo di apprendimento e confronto, ma non può sostituire la famiglia nella trasmissione di valori e nella guida educativa."
L'educazione all'affettività e alla sessualità, seppur importante, deve essere affrontata con equilibrio e senza condizionamenti ideologici. L'approvazione di questa mozione ignora le preoccupazioni di molti genitori e rischia di ridurre l'educazione sessuale a un'imposizione unilaterale di determinati punti di vista, senza garantire il pluralismo e il rispetto delle diverse sensibilità.
Diverse opinioni nel campo della psicologia e della pedagogia evidenziano riserve riguardo a un'educazione sessuale precoce e imposta senza il coinvolgimento delle famiglie. Alcuni studi sottolineano come un'educazione sessuale proposta senza considerare le fasi evolutive del bambino possa generare confusione e insicurezza. In questa prospettiva, la famiglia viene indicata come il principale contesto di formazione affettiva e sessuale, mentre il ruolo della scuola dovrebbe essere di supporto e non di sostituzione.
Viene inoltre sollevata la questione della libertà educativa, con particolare riferimento all'imposizione di una visione della sessualità non sempre supportata da un consenso scientifico condiviso e dal coinvolgimento delle famiglie. Secondo alcune analisi, è fondamentale garantire ai bambini un percorso di crescita sereno, evitando esposizioni a messaggi che potrebbero risultare disorientanti.
Ancora, da più parti emerge anche la preoccupazione per possibili derive ideologiche nell'educazione affettiva e sessuale. Viene ribadito il principio secondo cui tale educazione non dovrebbe trasformarsi in uno strumento di diffusione di concezioni che potrebbero influire sull'identità personale. In questo contesto, la famiglia continua a essere considerata il principale riferimento educativo.
Fratelli d’Italia ribadisce la necessità di un'educazione che non prescinda dalla realtà biologica e dal ruolo primario della famiglia nel processo formativo dei minori.
Danilo Di Stefano, consigliere comunale, afferma: "Non siamo contrari all'educazione all'affettività e alla sessualità, ma crediamo che debba essere affrontata con basi scientifiche solide e con il necessario coinvolgimento dei genitori. Affrontare questi temi senza il giusto contesto rischia di creare divisioni e disorientamento nei più piccoli. Il nostro obiettivo è garantire un'educazione rispettosa e bilanciata, che riconosca il ruolo insostituibile dei genitori e che non veicoli messaggi non adatti alla maturità dei bambini."
Il governo guidato da Giorgia Meloni ha espresso più volte una posizione chiara contro l'imposizione di teorie ideologiche nelle scuole, e Fratelli d'Italia Empoli si allinea a questa visione, chiedendo che la scuola rimanga un luogo di formazione neutrale e rispettoso delle diverse sensibilità.
"Il nostro voto contrario – concludono Carriero, Peccianti e Di Stefano – è un segnale di coerenza con i nostri valori. Difendiamo la libertà educativa delle famiglie e rifiutiamo ogni tentativo di trasformare la scuola in un campo di battaglia ideologico. Continueremo a batterci per un'educazione che rispetti la centralità della famiglia e metta al primo posto il benessere psicofisico dei minori."
Fratelli d’Italia Empoli continuerà a vigilare affinché l'educazione rimanga un diritto delle famiglie e non venga strumentalizzata per fini politici o ideologici, promuovendo sempre il confronto costruttivo tra tutte le parti coinvolte.
UFFICIO STAMPA FRATELLI D’ITALIA EMPOLI
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