
Dopo l'operazione di municipale e carabinieri, le persone sono state affidate ai servizi sociali mentre l'area è stata ripulita dal Comune. Sindaco Mini: "Riqualificazione oggi sempre più onerosa"
Questa mattina, 28 febbraio, nel corso di un controllo della polizia municipale di Castelfranco di Sotto negli spazi della piscina comunale, sono state trovate tre persone che si erano insediate all'interno dell'immobile, chiuso da tempo. Secondo quanto si apprende gli agenti hanno riscontrato la presenza di bivacchi e precarie condizioni igienico sanitarie nell'area dove i tre si erano stabiliti, in particolare negli spogliatoi. Rinvenuti rifiuti, sporcizia e una comportata serie di danneggiamenti all'immobile, sul posto sono intervenuti gli agenti coordinati dal comandante Giacomo Pellegrini, che dato quanto riscontrato hanno allertato i carabinieri della locale stazione, che stanno svolgendo gli accertamenti. Le tre persone, di origine straniera risultate al momento regolari sul territorio nazionale, sono state affidate ai servizi sociali. Sul posto intervenuti anche gli operai del Comune, che si sono fatti carico della bonifica portando via un'ingente quantità di materiale, tra rifiuti e cibi deteriorati.
Sindaco Mini: "Dimostrazione dell'inadeguatezza del centrosinistra"
"Questo è il capolavoro delle politiche dell'assessore Grossi sulla riqualificazione della piscina, la dimostrazione dell'inadeguatezza del centrosinistra nel tutelare il patrimonio comunale e preservare il territorio da queste situazioni". Così il sindaco Fabio Mini a margine dell'operazione: "È chiaro che se a causa di scelte megalomani e inopportune chiudi una piscina e poi non riesci riqualificarla, in un territorio dove spesso abbiamo visto dalle cronache e insistono persone che vivono loro malgrado ai limiti della società, crei uno spazio che facilmente diventa meta di situazioni illegali o borderline. Questo non serve il sindaco Mini per dirlo, ma basta parlare con un qualunque urbanista o agente di pubblica sicurezza, mi meraviglio che Grossi non lo abbia capito da solo prima di dare via allo smantellamento della vecchia piscina. L'operazione di stamani alla fine cerca di andare a sanare un vuoto nel tessuto urbanistico creato dalle scelte sbagliate dell'ex assessore allo sport". Per Mini, non solo per motivi sportivi, "è importante andare a sanare il vuoto lasciato dalla piscina comunale, che però oggi grazie anche alle occupazioni abusive che hanno danneggiato e ridotto a condizioni igieniche pietose l'immobile, risulta sempre più oneroso andare a riqualificare la struttura".
Assessora Ghiribelli: "Tuteleremo il Comune con tutti gli atti legali del caso"
L'assessore alla polizia municipale e alla sicurezza Monica Ghiribelli afferma: "Queste situazioni non si possono tollerare. Noi come amministrazione comunale nell'interesse di tutti cittadini non siamo più disposti ad accettare le occupazioni degli edifici pubblici per giunta da parte di soggetti non ben identificati. Chi vive a Castelfranco di Sotto, deve vivere cercando di rispettare le leggi e fino a prova contraria occupare un edifico del Comune e ridurlo nelle condizioni in cui è stata ridotta la piscina dal punto di vista dei danneggiamenti e dell'aspetto igienico sanitario non è vivere rispettando le leggi. Inoltre queste situazioni sono potenzialmente pericolose anche per l'ordine pubblico. Non scordiamoci che la piscina si trova al centro di un'area dove sono presenti varie infrastrutture sportive frequentate anche da minorenni e molte abitazioni. Noi vogliamo che i cittadini possano tranquillamente andare a passeggio in questa area e lasciare l'auto in sosta senza timori di nessun tipo. Per tutti questi motivi come assessore ho già avuto mandato dal sindaco di tutelare il comune con tutti gli atti legali del caso. Detto questo, come amministratore e come cittadina, mi sento di ringraziare sinceramente i carabinieri di Castelfranco di Sotto, la polizia municipale e gli operai del Comune che si sono fatti carico di smantellare i bivacchi portando via tre cassoni colmi di sporcizia di ogni genere e dei materiali dei bivacchi".
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