
"Ho partecipato volentieri al Consiglio comunale aperto sulla CRISI DEL SETTORE MODA organizzato dal Comune di Fucecchio e bene ha fatto l'Amministrazione comunale a metterlo in piedi. Sul tema alcuni giorni fa, durante un'iniziativa sul territorio, avevamo chiesto adeguata attenzione per i problemi del settore conciario, proprio in vista del Consiglio comunale svoltosi ieri 24 febbraio. Inoltre abbiamo sempre sostenuto che un Comune fa bene a seguire i problemi del territorio a prescindere dalle proprie competenze. Evidenziando il fatto che Fucecchio è un Comune un po' diverso dagli altri perché istituzionalmente fa parte dell'Unione dei Comuni Circondario dell'Empolese Valdelsa e comunque è uno dei capisaldi del Comprensorio del Cuoio e della Pelle, meritando un'attenzione particolare da parte delle Istituzioni, ho sostenuto nel mio intervento svolto in rappresentanza della Lega di Fucecchio e della Segreteria Provinciale di Firenze del Carroccio che uno dei fattori per cui la crisi del settore concia, pelletteria e calzaturiero, si è accentuata negli ultimi anni (gli esperti dicono che la crisi durerà ancora 2 - 3 anni), è la guerra soprattutto quella Russo - Ucraina che sarebbe opportuno finisse quanto prima. Inoltre i costi di gestione delle aziende, vedasi luce, acqua etc. fanno sì che svariati imprenditori, preferiscano andare a produrre all'estero dove i costi di gestione e del lavoro sono nettamente inferiore al nostro: una ditta che assume direttamente gli operai va incontro a dei forti costi mentre spesso se si rivolge ad agenzie interinali, l'offerta è di operai che non hanno quelle specificità lavorative che sono richieste nel settore della concia, pelletteria e calzaturiero. Infine, v'è da considerare che il mercato è un mercato chiuso con poco lavoro e poche materie prime. Il 91% dell'occupazione manifatturiera di Fucecchio è assorbito dalla moda e da questa crisi ne usciremo con l'impegno di tutti, a prescindere dall'appartenenza politica, imprenditoria, lavoratori, parti sociali e politica, tenendo comunque presente che le guerre bloccano l'esportazione causando anche l'alto costo delle materie prime. Auspichiamo inoltre che il Ministero competente concretizzi a breve la proposta di un ammortizzatore sociale speciale per il settore moda".
Fonte: Ufficio stampa
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