
"Vogliamo il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici". Una serie di scioperi e presidi fuori da grandi aziende del Fiorentino si è tenuta e si sta tenendo in questi giorni. Fim, Fiom e Uilm hanno manifestato anche a Empoli di fronte alla Sesa in via Piovola nella giornata di mercoledì 19 febbraio. Allo stesso modo sono state incrociate le braccia anche in zone come il Chianti o la Piana Fiorentina.
Da Cgil dicono che la "trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale Federmeccanica-Assistal non riparte" e che "causa dello stallo sono le posizioni di estrema rigidità e chiusura delle aziende metalmeccaniche e delle associazioni datoriali".
Ecco dunque che è continuata la mobilitazione per riaprire il tavolo e affrontare, come dice Alessandra Scodellini di Fiom Empolese Valdelsa, "compiutamente i temi e le rivendicazioni della nostra Piattaforma, votata e sostenuta da centinaia di migliaia di metalmeccaniche e metalmeccanici".
"Con la trattativa e con la lotta vogliamo aumentare il salario, contrastare la precarietà, ridurre gli orari, estendere i diritti e le tutele per tutte le lavoratrici e per tutti i lavoratori" continua Scodellini.
Anche a Empoli, come detto, un folto numero manifestanti ha scioperato per tre ore e fatto un presidio - del tutto pacifico - di fronte alla Sesa, luogo "scelto simbolicamente". Nell'Empolese lavorano 5000 persone circa con contratto da metalmeccanici e allo sciopero ha partecipato l'80% dei lavoratori-lavoratrici.
Ancora Scodellini: "La situazione nell'Empolese non è brillantissima, tanti fanno ricorso alla cassa integrazione, c'è crisi nel settore. Speriamo che con questa mobilitazione qualcosa possa muoversi. Se il contratto non riparte, poi a cascata il problema potrebbe allargarsi".
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