Calunnia ai danni di Fanini: la Procura chiede due anni per Mario Cipollini

(foto da Facebook)

Requisitoria a Verona, sentenza prevista ad aprile


La Procura di Verona, rappresentata dalla pm Eugenia Bertini, ha richiesto una condanna a due anni per Mario Cipollini, ex campione del mondo di ciclismo, attualmente imputato per calunnia nei confronti di Ivano Fanini, suo ex patron. La sentenza è attesa per il 28 aprile, come riportato dal Corriere del Veneto.

L'accusa deriva da una querela presentata da Cipollini il 9 marzo 2017 presso la Procura di Verona, in cui il ciclista aveva denunciato Fanini per tentata estorsione. Secondo Cipollini, Fanini avrebbe minacciato di divulgare informazioni riservate sull’uso di sostanze dopanti durante la sua carriera, al fine di ottenere il pagamento di una somma stabilita da una sentenza del tribunale civile di Lucca, relativa a contratti di sponsorizzazione non rispettati.

Tuttavia, l’inchiesta avviata a seguito della denuncia di Cipollini è stata archiviata nel luglio 2018. A quel punto, Fanini ha a sua volta denunciato l’ex corridore per calunnia. L’avvocato di parte civile ha avanzato una richiesta di risarcimento danni pari a 70.000 euro, con una provvisionale di 30.000 euro.

La difesa di Cipollini ha invece chiesto l’assoluzione, sostenendo che il suo assistito non avesse intenzione di accusare Fanini di un reato, ma solo di segnalare una serie di eventi alla magistratura per una valutazione.

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