Frana al Cencione di San Miniato, 4 auto nel fango ma nessuna persona coinvolta

Una frana di fango, ceppe di alberi e alcuni alberi di piccole dimensioni è avvenuto poco dopo la mezzanotte di ieri al parcheggio del Cencione di San Miniato alto. Lo smottamento si è abbattuto su 4 auto in sosta situate dopo l'ingresso del parcheggio poco prima dell'ascensore. Il movimento franoso ha interessato il versante del parcheggio di Fonti alle Fate, sul lato più vicino agli ascensori.

Immediato l’intervento dei vigili del fuoco, impegnati anche con un’auto andata a fuoco in via Dalmazia, e della Protezione civile che ha provveduto a transennare l’area, oltre ad una ditta che dalle 2 ha rimosso il fango per verificare che nessuno fosse rimasto coinvolto. Sul posto da subito anche il sindaco Simone Giglioli, con l'assessore alla protezione civile Marco Greco. Intervenuta anche la polizia municipale.

"Ci si è attivati subito per rimuovere il fango dalle auto e verificare che nessuno vi fosse intrappolato dentro - spiega il sindaco Simone Giglioli - la frana ha praticamente diviso in due il parcheggio, ma per fortuna non ci sono state persone coinvolte e ora stiamo lavorando per riaprirlo".

Il fango è il materiale franato è stato rimosso grazie ai mezzi di Bottai group che è stata attivata per questo. Il parcheggio è stato subito chiuso al transito di auto e pedoni e ora si lavora per capire le ragioni dello smottamento e la messa in sicurezza e riaprire quanto prima il parcheggio, in attesa dei lavori di ripristino del fronte franato.

 

 

L’ing. Pucci: "Strato superficiale degradato, appesantito dalle piogge lo hanno fatto scivolare"

Si sono conclusi i sopralluoghi alla frana che, questa notte, ha interessato il parcheggio di Fonti alle Fate. “Il versante è costituito da livelli di sabbia cementata ed argilla. In profondità non ci sono problemi di stabilità, la criticità riguarda lo strato superficiale, dai 50 cm ai 2 metri, che, con l’esposizione alle intemperie si depreda rispetto al substrato, esponendosi al rischio scivolamento “. L’ingegner Paolo Pucci della H. S. Ingegneria di Empoli, si è occupato di altri versanti franosi della Città e sta realizzando il progetto preliminare per la frana di via Catena. “Nel mese di gennaio a San Miniato sono caduti circa 85 mm di pioggia, dei quali 60 solo ieri notte - spiega -. Questa concentrazione di precipitazioni ha saturato lo strato superficiale del versante, appesantendo il terreno e degradandone la tenuta. Oltre a questo, bisogna tenere di conto che quel versante ha una pendenza che oscilla tra i 45 e i 50 gradi, un’inclinazione molto ripida che favorisce lo scivolamento del materiale appesantito dall’acqua e che il materiale si è staccato da un’altezza di 25/30 metri acquistando così velocità ed energia nella caduta, tanto che lo ha fatto riversare fino dentro al parcheggio”.

Sul versante erano stati fatti alcuni interventi sommari di consolidamento dopo gli eventi atmosferici di ottobre. “Un versante naturale già franato è ovviamente più a rischio. Non è mai consigliabile intervenire quando ci sono i mesi invernali, con le piogge, speravamo con questo consolidamento di attraversare l’inverno e poter arrivare ai mesi caldi - precisa -. Su versanti con questa pendenza le alberature di grosse dimensioni sono un’aggravante; il vento che preme sull’apparato radicale indebolisce ulteriormente il versante e favorisce questo tipo di fenomeni. È fondamentale quindi tagliare la vegetazione arborea infestante, e ricoprire con erba e arbusti che proteggono dalle infiltrazioni“.

Intanto le prime operazioni di intervento riguarderanno la rimozione del materiale pericolante che si è accumulato lungo il versante e la regimazione delle acque.

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