"Soppresso il servizio post scuola, bambini trattati come pacchi postali": la segnalazione da San Miniato

"Così i bambini soffrono e basta, non si può andare avanti". La segnalazione arriva da San Miniato Basso, dalla scuola dell'infanzia. A farla sono alcuni genitori che si dicono "stanchi" - per usare un eufemismo - della situazione vissuta da figli e figlie. E parlano di "gesto di supremazia fatta sui piccoli".

Ma cosa è successo? "All'uscita da scuola - racconta un genitore - ci sono bambini e bambine, una quindicina circa, che hanno una mezz'ora di attesa in più, un servizio post-scuola che serve a noi genitori per arrivare più comodamente a prenderli, a causa del lavoro".

Qualcosa però è cambiato: "Fino a poche settimane fa bambini e bambine facevano il servizio post scuola all’interno dell'istituto e potevano muoversi, colorare, disegnare e soprattutto stare al caldo. Poi è stato modificato, in maniera unilaterale e senza avvisare i genitori. Bimbi e bimbe vengono confinati in un piccolo spazio davanti l’uscita (spesso a porta aperta) e stanno a sedere aspettando i genitori, senza avere più la possibilità di disegnare o colorare o giocare un po'. Talvolta hanno addirittura già la giacca addosso".

Il servizio quindi "si è trasformato in un parcheggio" e i bambini, stando alla segnalazione, "ne soffrono alquanto". Si legge anche: "È quantomeno inumano considerare i bambini come dei pacchi postali costretti ad uno spazio angusto". E c'è chi dice che "gli effetti cognitivi, più che fisici, sui bambini non siano per niente buoni".

I genitori hanno fatto presente tutto questo alla scuola e al Comune di San Miniato: "Non abbiamo mai ricevuto risposta. Vorremmo avere un incontro, ma nessuno dice niente".

Dell'accaduto è stata informata anche Lucia Annibali, difensora civica della Toscana, che in una lettera ufficiale avrebbe chiesto delucidazioni a riguardo. "Speriamo che qualcosa riesca a muoversi" dicono i genitori da San Miniato Basso.

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