Museo di Orentano. Il comitato chiede l’immediata sospensione della disdetta di affitto.

Andrea Buonaguidi interviene per il Comitato Orentano 56020 sulla riunione di lunedì 27 gennaio sul Museo di Orentano. Il Comitato apprezza la volontà espressa dal Sindaco di far rimanere i reperti a Orentano, ma ritiene che l'ipotesi di affittare lo stabile privato non possa essere scartata subito.

"Se si vuole far rimanere quei reperti a Orentano la soluzione non può partire da elementi pregiudiziali a prescindere - dice il Comitato - Questo vuol dire non aver capito la natura del problema. Ne come si possa risolvere. E bisogna anche smettere di tirare sempre per la giacchetta la soprintendenza per poi usarla come un proprio paravento. Ci vuole senso di responsabilità adesso. L’affitto di quello stabile e’ lo 0,1% di quanto spende il comune ogni anno. E’ una cifra ridicola e irrisoria considerando il valore di quei reperti per la comunità. 

Il Comitato prosegue poi chiedendo che "venga immediatamente sospesa la disdetta di affitto del fondo attuale, almeno per qualche mese ancora. Questo per permettere a tutti di lavorare alla soluzione senza pressione, sapendo che i reperti sono al sicuro dove sono ora senza nessuna spada di Damocle sulla testa della comunità Orentanese. Conseguentemente chiediamo che si vada subito a verificare, con la soprintendenza se l’eventuale trasferimento dei reperti nella stanza della palazzina comunale sia realizzabile in base ai criteri necessari. Laddove ci sia poi da intervenire sulla palazzina comunale, se la soprintendenza lo richiedesse, allora il Comune avrebbe tutto il tempo per farlo secondo i requisiti, sapendo che i Reperti rimarrebbero ancora nella struttura attuale per tutto il tempo necessario."

Il Comitato si dice anche pronto "a collaborare per tutte le soluzioni realistiche nei tempi disponibili che permettano di mantenere quei reperti a Orentano. Ma nell’immediato le soluzioni praticabili sono solo Due. O rimangono nello stabile attuale, o vanno nella stanza della palazzina comunale dove erano negli anni 80 e 90, in attesa che si trovi una soluzione definitiva a Orentano. Come comitato siamo già disponibili sin da ora, nel caso si decidesse di lasciare i reperti dove sono, a contribuire ai costi del nuovo impianto elettrico tramite una raccolta fondi paesana. Il comune a sua volta potrebbe contribuire con uno sconto sulle tasse al privato che offre un servizio di interesse pubblico, cosi’ come già succede in altri comuni, e il privato eventualmente mettere la differenza."

Non escludere nessuna opzione e prendere subito decisioni sono le due azioni da intraprendere "Questo non e’ il momento per escludere nessuna opzione perché bisogna esser realisti e consapevoli dei tempi tecnici e del termine del contratto di affitto, sempre che ci sia la reale volontà di mantenerli a Orentano. Il paese si aspetta adesso, e non fra due mesi, un immediato atto concreto e formale da parte del sindaco che dimostri la sua reale intenzione di voler risolvere il problema e mantenere quei reperti a Orentano. Questo e’, sospendere temporaneamente la disdetta dell’affitto e mettere tutto in pausa fino a che non si sia trovata una soluzione praticabile, compatibile con i tempi tecnici, affinché i reperti rimangano a Orentano."

Infine si ribadisce la volontà e il dovere di mantenere ad Orentano i reperti "Il paese e’ pronto e vuole aiutare concretamente in tutto quello che sia possibile, Ma, non siamo ingenui, e non siamo disposti a dissipare il nostro tempo utile se non c’e’ una evidente serietà e volontà dall’altra parte. Quei reperti non devono uscire da Orentano. Siamo già a 300 firme di Orentanesi. E non sono firme schierate politicamente. Tutti a Orentano si stanno adoperando perché si trovi una soluzione. Adesso manca solo la volontà reale e immediata di chi e’ venuto davanti al Paese a dire di volerlo fare."

 

Fonte: Comitato Orentano 56020

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