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Nel Consiglio Comunale di mercoledì 29 gennaio il 4° punto dell’OdG è “APPROVAZIONE INDIRIZZI PER LA RIORGANIZZAZIONE DELL'ENTE”, in quanto a norma del Testo Unico sugli Enti Locali (dlgs 267/2000) spetta al Consiglio Comunale definire (art.42) “criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi”
Nella riunione dei capigruppo tenuta il giorno 21 gennaio ci viene anticipato che la discussione serve perché è arrivato a compimento l’incarico dato alla ditta DASEIN di Torino di monitorare la situazione dell’ente verificando le possibili ottimizzazioni tramite riorganizzazione degli uffici e delle competenze, e quindi la Giunta intende procedere a cambiamenti della macchina amministrativa.
Di fronte alle richieste delle opposizioni di poter prendere visione dei risultati di tale incarico l’assessore Marzocchini dichiara che la giunta verificherà se consegnare o meno tali documenti, in quanto si deve votare solo la delibera proposta dalla maggioranza, e comunque rinvia alla possibilità per i consiglieri di opposizione di fare un “accesso agli atti” in quanto si tratta di atti pubblici.
Parte subito (il 22) la richiesta di consiglieri dell’opposizione di accesso agli atti, alla quale finalmente risponde negativamente la segreteria comunale in data 27 gennaio, in quanto essendo la relazione della società DASEIN viziata da errori (riscontrati dagli uffici) è stata rinviata alla società che la protocollerà una volta corretta e solo allora potrà essere consegnata ai consiglieri di opposizione.
La relazione di 128 pagine, con impegno di riservatezza, viene consegnata ai consiglieri il 29 alle ore 15,49, ossia 6 ore prima del consiglio comunale, con l’oggettiva difficoltà per chiunque di poter leggere una relazione con caratteri anche di tecnicità in questo poco tempo ricavandone dei giudizi.
Quando poi viene consegnato la DELIBERA per la discussione, scopriamo che al consiglio viene chiesto di votare una delibera completamente VUOTA di contenuti, che allude alla necessità di “realizzare una riorganizzazione della struttura dell’Ente, …, procedendo alla revisione della struttura organizzativa dell’Ente, razionalizzando, per quanto possibile, le competenze dei diversi settori, onde rendere la struttura medesima più funzionale … adeguare la struttura organizzativa “ senza dire assolutamente quali sono gli INDIRIZZI, cioè quali servizi si voglia potenziare, quali necessitino di essere riorganizzati, quali nuovi obbiettivi si voglia dare alla macchina comunale.
Restiamo quantomeno stupiti dal dover approvare a scatola chiusa un mandato alla Giunta per la riorganizzazione dell'ente. Se non altro perché l’incarico di consulenza esterna è costato la bellezza di 15.700 € ai contribuenti. Possiamo sapere esattamente per partorire cosa? Nella relazione della Dasein si allude a diversi scenari riorganizzativi, si enunciano alcuni suggerimenti (potenziare le esternalizzazioni, aumentare il personale in alcuni uffici) ma QUALI DI QUESTI SUGGERIMENTI sono fatti propri dalla giunta?
Siamo consiglieri comunali di opposizione abbiamo tutto il diritto di vigilare su come vengono spesi i soldi pubblici. Eppure ci viene prima negato e poi consegnato fuori tempo massimo per poterlo analizzare il documento che è alla base della delibera che dovremmo votare (infatti la delibera richiama esplicitamente l’incarico alla società DASEIN, il lavoro di analisi da questa fatto “…con conseguenti soluzioni applicative”) .
Praticamente la giunta vuole una firma su carta bianca?
Non possiamo essere contrari né favorevoli a qualcosa che non conosciamo.
Perché non possiamo conoscere, anche se vincolati alla riservatezza, il risultato di questo costoso lavoro?
Sarà necessario anche per fare un raffronto costi benefici.
Come opposizioni abbiamo idee politiche differenti, e chiaramente non possiamo collimare il nostro pensiero al 100% con la maggioranza, ma siamo disposti a votare un qualcosa che sia nell'interesse della comunità. Certo non siamo disposti ad accettare di non poter conoscere tutti gli aspetti di quello che andiamo ad affrontare.
Perciò abbiamo deciso di non partecipare neanche al voto su un tema del genere perché se ci viene impedito di conoscere e analizzare i documenti allora riteniamo illegittima la stessa votazione.
Faremo congiuntamente quanto serve per arrivare fino in fondo ed avere la possibilità, nel rispetto della democrazia, della trasparenza e dell'autorevolezza dell'istituzione della quale facciamo parte di conoscere il risultato di questo lavoro pagato dai contribuenti.
È la base stessa di garanzia del ruolo di controllo che le opposizioni debbono necessariamente svolgere.
I consiglieri comunali Giuseppe Pandolfi, Andrea Parri, Egidio Varrecchia, Manuela Mussetti, Alessandro Scipioni
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