Famiglia intossicata da monossido: perde la madre, il padre muore un mese dopo il ricovero

Una giovane toscana è l’unica sopravvissuta a un’intossicazione da monossido di carbonio avvenuta nella casa di vacanza di famiglia a Forni di Sopra (Udine). Dopo la madre, morta subito nella notte tra il 25 e il 26 dicembre, è deceduto anche il padre, Maurizio Chisciotti, di 73 anni, rimasto ricoverato per un mese. La ragazza, che vive in Toscana con il compagno, aveva lanciato l’allarme dopo aver avvertito un malore, avvisando il fidanzato. L’incidente è stato causato dal malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento.

Maurizio Chisciotti era un ex bancario e, insieme alla figlia Laura e alla moglie Patrizia, aveva vissuto a lungo in via Genova in località Il Mulino a Montemurlo, dove le due donne erano state residenti fino al febbraio 2024. Da tempo, invece, Maurizio si era trasferito in provincia di Pordenone, ma questo non gli aveva impedito di mantenere forti legami con il territorio, tanto che era ancora socio attivo della sezione Alpini di Montemurlo.

Il presidente del Gruppo Alpini, Mauro Baglioni scrive sulla pagina Facebook del Gruppo: "Un altro alpino ci lascia. Con immenso dolore ci stringiamo al dolore della figlia Laura e terremo sempre vivo a Montemurlo il ricordo di Maurizio e Patrizia". La moglie di Chisciotti, Patrizia Pontani, 66 anni, aveva insegnato matematica e scienze alla scuola media “Salvemini – La Pira” e, a seguito della pensione, quattro anni fa aveva raggiunto il marito in Friuli Venezia Giulia, ma a Montemurlo aveva lasciato nei colleghi e negli ex alunni un ricordo indelebile.

Il sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai, ha appreso con profondo dispiacere la notizia della scomparsa di Maurizio Chisciotti: "Dopo la scomparsa di Patrizia, oggi ci troviamo a piangere anche Maurizio. Abbiamo sperato fino all'ultimo che ce l'avrebbe fatta ma purtroppo così non è stato - dice il sindaco Simone Calamai – In questo momento di profondo dolore, non posso che stringermi in segno di cordoglio alla figlia di Maurizio e Patrizia, Laura, e rinnovarle la vicinanza e l'affetto di tutta la comunità montemurlese".

L'esalazione di monossido di carbonio, durante quella terribile notte tra il 25 e 26 dicembre scorsi, si era portata via Patrizia, mentre Maurizio era apparso subito in gravi condizioni. Ricoverato all'ospedale di Trieste era stato poi trasferito nella terapia intensiva a Pordenone dov'è morto. Anche la figlia Laura si era sentita male: era stata lei a comunicare via telefono con il fidanzato spingendo quest'ultimo ad attivare la macchina dei soccorsi. Laura era stata trasferita in ospedale a Prato ed era stata dimessa solo da pochi giorni. Ora dovrà affrontare anche questo nuovo lutto.

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