Saltano gli accorpamenti degli istituti scolastici, compreso il Gonnelli

'Salta' l'accorpamento dell'Istituto Gonnelli, così come degli altri. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi c'è la conferma: la questione degli accorpamenti di istituti scolastici è rimandata almeno fino al prossimo anno.

La Toscana vince così per il secondo anno consecutivo la battaglia sul dimensionamento scolastico e vincono anche i Comuni di Gambassi e Montaione che grazie ad una mobilitazione partita dal basso hanno portato all'attenzione dell'opinione pubblica la vicenda, facendola diventare anche un piccolo caso politico. È l’effetto del decreto legge dello scorso 16 gennaio, che “di fatto riconosce la correttezza della nostra posizione contro gli accorpamenti”, sottolineano con soddisfazione il presidente Eugenio Giani e l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini.

Il provvedimento ha dato alle Regioni che non avevano approvato tutto o in parte il numero di accorpamenti imposti dal Governo la possibilità di prevedere una quota aggiuntiva di autonomie scolastiche fino al 2.99% del contingente previsto inizialmente dal Ministero.

“Per la Toscana – osservano il presidente e l’assessora – questo si traduce nella possibilità di recuperare 14 autonomie scolastiche, esattamente quelle che il Governo ci imponeva di tagliare nel Piano di dimensionamento regionale per l'anno scolastico 2025/2026”.

“Nell’ultima seduta di Giunta – spiegano Giani e Nardini - abbiamo deliberato di avvalerci della facoltà introdotta dal decreto, pertanto Regione Toscana non è dunque chiamata a fare nessun nuovo accorpamento. Ci teniamo a sottolineare che questo è stato reso possibile dal fatto che nella precedente nostra delibera avevamo approvato un piano di dimensionamento con i 14 accorpamenti imposti da Governo ma anche, contestualmente, la sospensione dello stesso in attesa dell'esito del ricorso al TAR con cui intendevamo contestare il numero di accorpamenti richiesti dal livello nazionale. Viceversa, le Regioni che invece hanno subito accorpato non possono oggi avvalersi di questa opportunità”.

É facilmente comprensibile – proseguono - quanto sia stata importante, proprio per la salvaguardia della qualità didattica e della tenuta occupazione nelle scuole toscane, la nostra ferma e convinta opposizione alle scelte del Governo Meloni in materia di dimensionamento fin dal primo istante”.

Questa è la seconda vittoria che – rilevano Giani e Nardini - Regione Toscana, insieme alle altre Regioni guidate dal centrosinistra, mette a segno: lo scorso anno infatti, il Ministro fu costretto a fare marcia indietro attraverso il Milleproroghe riducendo notevolmente i tagli e oggi deve fare lo stesso consentendo alla Toscana perfino di non effettuare nessun accorpamento. Siamo portati a pensare che questa marcia indietro di Valditara sia stata anche indotta dalla consapevolezza che esisteva, per il Ministero, il rischio di un esito sfavorevole dei ricorsi che varie Regioni si apprestavano a fare contestando, come avremmo fatto noi, e come intendiamo fare in futuro se le cifre non saranno riviste, il numero di accorpamenti imposti, basato, a nostro avviso, su un errato calcolo della popolazione studentesca”.

Infine - concludono il presidente e l'assessora - vogliamo sottolineare quanto sia ridicolo il tentativo di nascondere il passo indietro fatto con la previsione di 'premialità' per le Regioni che invece hanno tagliato tutte le autonomie scolastiche indicate da Valditara. Una scelta, quella ad esempio di prevedere solo per alcune Regioni una possibile deroga al numero minimo di alunne/i per classe che appare come una sorta di punizione per altre Regioni come la nostra, che viene fatta scontare a studentesse e studenti”.

I sindaci di Gambassi e Montaione: "Continueremo battaglia se anno prossimo si ripresenta accorpamento"

"Esprimo grande soddisfazione per l'esito di questa vicenda che almeno per un altro anno restituisce l'autonomia per cui ci siamo battuti - ha spiegato il sindaco di Montaione Paolo Pomponi - Dovremo continuare la nostra battaglia ove si ripresentasse l'accorpamento. Non accetteremo di sottostare a decisioni soggettive come quelle della Citta Metropolitana sulla storicità".

"Prendiamo atto della sospensione per un anno, - spiega il sindaco di Gambassi Terme Sergio Marzocchi - siamo però consapevoli che se la Regione non modifica criteri per decidere gli accorpamento noi non ristaremo al gioco. C'è un lavoro politico da fare verso la Regione per riconoscere Montaione e Gambassi terme come 'territori svantaggiati' perché ai confini di tre province, Siena, Pisa e Firenze. Il nostro isolamento territoriale ci deve far considerar come svantaggiato. Questa è la battaglia da fare: farci inserire nella lista dei territori svantaggiati ed essere esclusi dagli accorpamenti"

La Cgil: "Ruolo importante Regioni e sindaci"

"E' notizia di questi giorni che anche per il prossimo anno scolastico gli accorpamenti imposti dal Governo non diventeranno effettivi. Siamo soddisfatti che mantenga la propria autonomia l'Istituto Gonnelli, il cui accorpamento avrebbe prodotto evidenti difficoltà gestionali per il nostro territorio" spiegano Saverio Belmonte, segretario FLC-Cgil Firenze e responsabile per l'Empolese Valdelsa, e Gianluca Lacoppola della Segreteria Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze e responsabile per la Cgil Empolese Valdelsa.

"Ha sicuramente avuto un ruolo importante la Regione Toscana che non si è rassegnata ad eseguire passivamente un'indicazione governativa sbagliata perché danneggia la struttura pubblica della scuola. Non meno importanti sono state le mobilitazioni delle famiglie di Gambassi e Montaione che hanno preso la parola per difendere i propri diritti. Una partecipazione attiva che come CGIL abbiamo sempre sostenuto fino a inserire il tema delle loro rivendicazioni nello sciopero generale promosso nel novembre scorso. La decisione di accorpare gli Istituti Scolastici resta però una scelta strategica di questo governo, per questo serve continuare una mobilitazione generale per difendere la scuola pubblica contro le politiche del governo Meloni. Su questo chiediamo coerenza a tutti i sindacati, perché non è possibile opporsi agli accorpamenti locali e sostenere contemporaneamente le scelte nazionali che creano quegli accorpamenti. Infine un appello alla Città Metropolitana: nei prossimi mesi attivi un percorso di confronto e partecipazione con le scuole,  i territori, le organizzazioni sindacali, per evitare i problemi e le tensioni verificatesi nei mesi scorsi".

 

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