Si sono svolte oggi l'udienza di convalida e gli interrogatori di garanzia dei tre giovani arrestati in carcere con l'accusa di omicidio volontario per l'uccisione di Maati Moubakir la notte del 29 dicembre. Tutti e tre gli indagati hanno risposto alle domande e tutti e tre hanno respinto l'accusa di aver accoltellato Maati.
Uno dei tre indagati, ha rilasciato dichiarazioni spontanee dicendosi "molto pentito" per la morte di Maati, che non riusciva a dormire né a mangiare, e anche che lui non avrebbe voluto che l'esito dello scontro fra giovani fosse la morte di un altro giovane. Poi, alle domande del giudice, ha risposto respingendo l'accusa di averlo accoltellato sul bus: "Non l'ho accoltellato io", ha detto al giudice. Avrebbe invece ammesso di essere salito sul mezzo per cercare e individuare un gruppo di giovani, un gruppo che non era di Campi e di cui avrebbe fatto parte Maati, che era accusato dai suoi amici di aver importunato due ragazze del posto nella serata in discoteca.
Un altro dei tre indagati avrebbe invece ammesso di avere tirato due pugni al ragazzo. Secondo lui, gli amici lo avrebbero contattato per fronteggiare un'aggressione da parte di altri, scontro che però lui ha detto di non aver visto. Avrebbe ammesso di avere sbagliato e che avrebbe dovuto chiedere aiuto alle forze dell'ordine: "Ho sbagliato, avrei invece dovuto chiedere aiuto alle forze dell'ordine".
Il terzo indagato, si sarebbe invece riconosciuto responsabile della prima aggressione con il casco a Maati e, dopo, di averlo tenuto a terra mentre un altro lo colpiva con pugni al volto, ma il tutto solo in una fase precedente alla coltellata mortale inferta sull'autobus. Avrebbe poi detto che dopo l'aggressione, quando Maati si sarebbe allontanato verso il bus, lui si sarebbe diretto altrove.
Intanto le indagini proseguono anche per via tecnica. Il 16 e il 17 gennaio sono previsti accertamenti non ripetibili disposti dalla procura sui cellulari degli indagati. Al termine il giudice si è riservato di decidere su convalida e misure, mentre i tre arrestati sono stati fatti passare da altri corridoi per essere riaccompagnati al carcere di Sollicciano dalla polizia penitenziaria.
I difensori non hanno ritenuto di chiedere la revoca della misura cautelare ma potrebbero valutare se fare istanza di scarcerazione nei prossimi giorni.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Certaldo
<< Indietro