Si è tenuta la commissione ambiente a Empoli sul taglio degli alberi in via Redi a Ponzano. E la situazione tra Alessio Mantellassi (e la giunta) e il Comitato IV Novembre non si può definire di certo idilliaca. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, gli alberi sono stati tagliati e l'argomento è stato toccato in commissione a cose ormai fatte.
E sono proprio le modalità con cui si è proceduto al taglio, nonostante le richieste di rinvio di opposizioni e comitati per valutare soluzioni alternative, a fare da pomo della discordia.
Il sindaco ha spiegato che di fronte a una perizia tecnica ha dovuto comportarsi secondo legge, non poteva - sempre secondo le sue parole - sovrastare il dirigente su atti amministrativi. Per quanto concerne la convocazione della commissione avvenuta dopo il taglio queste le sue parole: "La commissione non ha il potere di dare via libera a un atto ordinario o a una manutenzione". Secondo Mantellassi neppure la giunta può opporsi a una perizia tecnica. Inoltre "la richiesta di sospensione non era motivata, abbiamo sempre risposto positivamente alle richieste di incontri".
Non c'è neppure una scelta politica, ha proseguito il primo cittadino empolese dicendo che rimuovere un albero è una scelta tecnica. Ha tirato fuori il patto del verde della giunta Barnini: "Non dice che non si deve mai tagliare, ma come ci si deve comportare, tipo ripiantumare come in questo caso". Mantellassi ha concluso dicendo di aver sentito parlare poco della sicurezza di chi vive in quella zona di Ponzano e di avere, come responsabilità dell'ente, proprio la sicurezza come obiettivo primario. Mantellassi ha anche confermato di aver ricevuto una diffida dal comitato.
Dura la replica da parte del comitato: "Ovviamente potevano parlare solo loro e i consiglieri, si sapeva, ma non è stato nemmeno accettato nessun tecnico che illustrasse le alternative, quindi niente sarebbe potuto cambiare. Nonostante il solito rendering ottimistico, il tecnico ha ammesso che per avere alberi come quelli mostrati, 3 lecci e 2 frassini nell'aiuola dei 6 pini, potrebbero volerci anche 50 anni. Chissà se alla gente era stato detto. O quando la responsabile delle operazioni ha detto che le prove di trazione sarebbero costate un botto, salvo correggersi subito". Come è stato riportato il Comune ha previsto la ripiantumazione di 16 nuovi alberi impegnando una spesa di 35mila euro, ma tenendo conto dei livelli previsti di abbattimento della CO2 nell'intera area, così come previsto dal Patto del verde: nello specifico in via Redi saranno piantumate 5 piante, e nelle zone immediatamente limitrofe altri 11, in modo da compensare gli abbattimenti dei livelli di CO2 prodotti nell'area.
Il problema per il comitato non è la stabilità o la salute degli alberi ma "la dimensione e le radici". Ancora dal comitato: "Per constatare l'effettiva fattibilità in loco delle nuove tecnologie di rifacimento duraturo strada, era sufficiente togliere l'asfalto e scoprire le radici, anche se tutti i tecnici interpellati hanno detto che non presentavano particolari problemi. L'unico problema era magari rimodellare la strada cercando di portarla all'altezza dell'aiuola, ma non essendo di fatto una strada trafficata se non a 10km/ora o per parcheggiare, non sarebbe stato così difficile".
"Diciamo che, nonostante fossero piante protette, non si è ritenuto investire qualche risorsa in questo tentativo: eppure il preventivo totale della sistemazione delle radici, comprensivo di prove di trazione, era 10.000€, quindi un semplice accertamento di fattibilità quanto poteva costare? 5000 Non valeva la pena, per piante il cui valore, secondo il metodo svizzero applicato dal Prof. Cinelli dell' Univ.di Pisa, era di oltre 75.000€? Morale: gli alberi erano perfettamente sani e nel pieno della maturità, meravigliosi tronchi di 200-250 cm di circonferenza e chiome intatte e folte nonostante gli anni di siccità e calore estremo, a cui difficilmente nuovi impianti sopravviveranno" hanno chiuso dal comitato.
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