La Strega di Salvator Rosa, vero e proprio manifesto della pittura barocca (oltre che dell'arte esoterica del Seicento) al centro di una speciale esposizione nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, al via da domani. Il dipinto è stato recentissimamente acquisito dalle Gallerie degli Uffizi, che lo hanno riportato in Italia dall'estero, dove si trovava da molti anni; nei prossimi mesi i visitatori della reggia granducale potranno ammirare il monumentale dipinto, dopodichè verrà permanentemente esposto nelle sale dei maestri della pittura del Seicento agli Uffizi, dove farà compagnia, tra gli altri, a capolavori di Caravaggio quali Medusa, Sacrificio di Isacco e Bacco, e alla Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde: “Il prezioso ingresso in collezione della Strega di Salvator Rosa ci permette di accrescere qualitativamente il nucleo collezionistico della pittura seicentesca del museo con un autore che, napoletano di nascita e formazione, si muove tra Roma e Firenze caratterizzando in modo originalissimo l’arte italiana ed europea della metà del secolo. Le Gallerie degli Uffizi annoverano un cospicuo numero di dipinti di Rosa, soprattutto paesaggi e scene di genere, ma - a parte le Tentazioni di Sant’Antonio - il tema magico e stregonesco, che viene sviluppato dal pittore proprio a Firenze, risultava finora assente; adesso, grazie all’arrivo della Strega, possiamo dire di aver colmato in modo più che soddisfacente tale lacuna. Con questo capolavoro, un autentico manifesto teorico della pittura barocca, gli Uffizi si dotano dunque di un’altra potente icona, restituendo all’Italia un capolavoro altrimenti destinato all’esilio”.
Fonte: Gallerie degli Uffizi - Ufficio stampa
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