"Da anni via della Chimera è teatro di una situazione di degrado e pericolo che non può più essere tollerata".
Inizia così la denuncia di Simone Scavullo, coordinatore regionale della Regione Toscana per REA, il Partito Rivoluzione Ecologista Animalista, a proposito di una zona della città di Firenze che da tempo versa in situazioni critiche.
"La presenza di una discarica abusiva, alimentata dagli abitanti delle casette adiacenti e da attività illegali come piccoli traslochi e svuota cantine, rappresenta una minaccia per la salute pubblica, l’ambiente e la sicurezza dei cittadini - aggiunge -. Nonostante le ripetute denunce e gli appelli, né l’attuale amministrazione comunale né le precedenti hanno adottato misure concrete per risolvere il problema. Anche organi come la Prefettura e Case SPA sono rimasti inerti, mentre la voce del Presidente di Quartiere, spesso espressa pubblicamente, è stata palesemente ignorata dalla sua stessa amministrazione.
"Tra i rifiuti abbandonati si trovano plastica, alluminio, rame e altri materiali tossici che, in caso di incendio, potrebbero sprigionare sostanze nocive, mettendo a rischio la salute dei residenti. Questa situazione è un chiaro esempio di negligenza e mancato rispetto delle normative di sicurezza e tutela ambientale. È evidente che chi dovrebbe garantire il rispetto delle regole non le conosce o, peggio, sceglie di ignorarle".
"Come coordinatore regionale non sono più disposto ad accettare promesse vuote e immobilismo. Chiedo la bonifica immediata dell’area e lo smaltimento dei rifiuti tossici, il trasferimento delle famiglie delle casette in soluzioni abitative dignitose e adeguate, favorendo la loro integrazione e interventi urgenti da parte delle istituzioni competenti per garantire sicurezza e decoro urbano".
"Non ci fermeremo finché non otterremo risposte concrete - conclude Scavullo -. Annunciamo che siamo pronti a presentare denunce formali contro l’attuale amministrazione, gli organi responsabili e chiunque abbia ignorato questa emergenza, chiedendo che qualcuno si assuma le proprie responsabilità".
Fonte: Ufficio Stampa
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