Trovato morto 25enne in cella a Sollicciano

Un detenuto di quasi 26 anni, che avrebbe finito di scontare la pena nell'aprile 2027, è stato trovato morto nel carcere di Sollicciano a Firenze. L'ipotesi principale è il suicidio. L'uomo infatti, fa sapere il sindacato di polizia penitenziaria Uilpa, "ha deciso di farla finita". Era solo in cella e si trovava nel reparto di accoglienza, sotto osservazione, dopo alcuni precedenti gesti autolesionistici. Il corpo è stato scoperto dalle guardie carcerarie.

"Il 2025, dunque, nel carcere ricomincia all'insegna della conta dei decessi - dice il segretario generale Uilpa, Gennarino Di Fazio - così come si era concluso il 2024, annus horribilis in cui si sono raggiunti 89 suicidi fra i detenuti, sette fra la polizia penitenziaria, e 245 decessi totali fra i reclusi"

Interviene sul caso anche Emilio Santoro dell'associazione L'Altrodiritto, che segnala che il ragazzo fosse "molto problematico, so che era seguito dalla psichiatria. Poi capiremo meglio cosa è successo, ma tendenzialmente le persone che hanno problemi psichiatrici in carcere non ci devono stare, a maggior ragione in un luogo come Sollicciano; vanno curate in strutture sanitarie".

Giuseppe Fanfani, garante dei diritti dei detenuti per la Regione Toscana, dichiara che quanto accaduto non lo meraviglia e aggiunge: "Sono anni che dico che va chiuso perché è inumano e indecoroso. E' l'opposto di tutto quello che la Costituzione dice e impone alle coscienze sulla pena, che andrebbe eseguita con senso di umanità". "Mi sento profondamente umiliato nel ruolo - prosegue - ogni volta che accadono queste cose. Più vado avanti - aggiunge - e più mi chiedo se il carcere come lo intendiamo noi sia qualcosa di utile, serva a qualcosa". E conclude ricordando che in questo carcere "la mancanza di un direttore è un elemento aggravante, ma dirigere Sollicciano penso sia una cosa impossibile".

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