"Perché, se ci sono alternative sperimentate, garantite e oltretutto più economiche, tagliare sei alberi sempreverdi sani e rigogliosi di 50 anni, e con essi almeno 20 anni di benefici, prima che i 5 nuovi promessi (gli altri 11 saranno infatti in altra zona) crescano?". Il Comitato IV novembre torna così a criticare il "brutto pasticcio in via Redi a Ponzano", come viene definito dal comitato, e avrebbe inviato oggi una comunicazione all'Amministrazione comunale di Empoli "per chiedere di rimandare il taglio e avere un incontro pubblico serio e chiarificatore, nell'interesse vero della sicurezza e della salute dei cittadini".
Il Comitato, in 'competizione' cone le 70 firme raccolte dai residenti per l'abbattimento dei pini, ha avviato nei giorni scorsi una petizione su change.org che ha raccolto 350 firme che ora mette sul piatto della bilancia per chiedere al Comune un momento di discussione: "La petizione per chiedere un incontro pubblico, per valutare tra tutti problemi e soluzioni, ha raggiunto più di 350 firme in tre giorni. I consiglieri di opposizione, vista la notizia improvvisa alla Vigilia di Natale, si sono spesi per richiedere un ascolto in Commiss. Ambiente. Negato: ci sono le Feste e il taglio è deciso per martedì 7 gennaio. Tanta fretta perchè?"
La nota del Comitato:
"Brutto pasticcio in via Redi a Ponzano (Empoli), dove 70 residenti esasperati da decenni di incuria hanno infine firmato per abbattere i sei magnifici pini, trascurati e quindi invadenti, ma anche unica isola felice tra i condomini nati intorno a una centrale elettrica.
La nuova giovane Amministrazione sta purtroppo mostrando, ahinoi, una mentalità vecchia e già tristemente conosciuta. Gli alberi sono un importante bene collettivo, e se ci sono valide, moderne soluzioni che consentono di salvaguardare asfalto, piante e salute dei cittadini, le Amministrazioni hanno il dovere di prenderle veramente in considerazione.
Gli articoli 111 e 112 del Regolamento urbanistico parlano chiaro:
Art.111 - "Sono oggetto di protezione gli alberi con una circonferenza del tronco di almeno 120 cm, misurata ad un'altezza di 130 cm. dal suolo."
Art.112 - "Gli abbattimenti devono avvenire senza produrre l'eliminazione del filare o siepe esistente e quindi possono essere applicati a non più di 1/3 delle piante esistenti."
E allora? Un copione noto: si fa qualche incontro, si fa finta di ascoltare, poi si decide senza veri confronti; non la cosa più conveniente o innovativa, che potrebbe dare lustro all'Amministrazione, no, si decide per la falsa "sicurezza", un'operazione appariscente, illusoria, sbrigativa, perfino più onerosa, e che però in realtà danneggia i cittadini.
Le isole di calore stanno mietendo vittime di cui nessuno parla, in Toscana nel 2024 ben il 14% in più (dati Ars), ogni anno peggio, e il problema non si risolve coi condizionatori di casa, ma con le ricche chiome dei grandi alberi (cit. Prof. Mancuso). Per non parlare dei tristi record di polveri sottili cancerogene, quelle che fanno 80.000 morti l'anno in Italia (Istat 2018) e che solo gli alberi intercettano, specialmente i sempreverdi.
Il Comitato Alberi Viale IV Novembre non ci sta (ricordate la vicenda? furono salvati da una controperizia oltre la metà degli alberi storici condannati nel 2020, e sono tuttora intatti e maestosi, su Viale IV Novembre e in Pza Matteotti). Noi non vogliamo solo dire no al taglio di alberi sani, vorremmo che un'Amministrazione giovane avesse come obiettivo la tutela della casa di tutti. Speriamo che il neo Sindaco sappia confrontarsi con i cittadini in modo da unire le forze sui fatti e non solo a parole, per fare di Empoli un esempio di Comune virtuoso.
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