Calciatore, tecnico e opinionista sportivo, è scomparso oggi all'età di 80 anni
L'ex calciatore e allenatore Aldo Agroppi è morto questa mattina all'ospedale di Piombino, all'età di 80 anni. Malato da tempo, da qualche giorno era ricoverato per una polmonite bilaterale in ospedale a Piombino, la città dove era nato il 14 aprile 1944. Lascia la moglie Nadia e i figli Nilio e Barbara.
Nato il 14 aprile 1944 a Piombino, da giocatore Agroppi aveva militato nelle squadre di Torino e Genoa, Ternana, Potenza e Perugia, oltre ad aver indossato la maglia della Nazionale in cinque occasioni. Dopo il ritiro, ha intrapreso una lunga carriera da allenatore, chiusa nella Fiorentina nel 1993, al termine della quale divenne opinionista televisivo.
Il cordoglio della Regione
“Quella della scomparsa di Aldo Agroppi è una notizia che rattrista non solo la giornata ma la vita, è una di quelle notizie che non vorresti mai che ti raggiungessero, perché con uomini come lui se ne vanno, per tante ragioni, pezzi della nostra esistenza. Agroppi, con la sua corsa atipica, i capelli arruffati, lo ricordiamo come calciatore e bandiera del Torino, poi allenatore del Pisa e della Fiorentina, dirigente del Livorno e col suo accento toscano, con il suo modo di fare schietto e irriverente, come opinionista televisivo che non faceva sconti al sistema calcio. Fai buon viaggio, Aldo, la Toscana è orgogliosa di averti avuto come figlio”.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, si esprime così apprendendo della scomparsa di Aldo Agroppi.
Agroppi, cresciuto calcisticamente nel Piombino, fu ceduto al Torino che era ancora giovanissimo. Passato al Genoa, tornò al Piombino e nuovamente al Genoa, quindi alla Ternana e al Potenza, prima di diventare un elemento insostituibile del Torino degli anni Settanta. In quel periodo Agroppi vestì per cinque volte la maglia della Nazionale italiana.
Dopo aver concluso la carriera di calciatore nel Perugia, avviò sempre a Perugia quella di allenatore partendo dalle giovanili per guidare successivamente le prime squadre di Pescara, Pisa, ancora Perugia, Padova, Fiorentina, Como, Ascoli e nuovamente Fiorentina, dove chiuse la carriera di tecnico.
In seguito, data la sua marcata vis polemica e la sua simpatia, Agroppi divenne un ricercato opinionista televisivo, partecipando a trasmissioni su circuiti regionali e nazionali tra su Italia 7, Rtv 38, La 7 e Rai, dove partecipò alla Domenica Sportiva. È stato anche dirigente del Livorno come uomo immagine ed esperto di comunicazione calcistica televisiva.
In campo e in panchina, il ricordo delle società
“Tutta la Fiorentina esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Aldo Agroppi – è il cordoglio della squadra Viola –. Da calciatore aveva vestito la maglia del Torino (due Coppe Italia vinte e più di 200 presenze granata) e da tecnico si era seduto sulla panchina viola tra l'85 e l'86 e il 1993 per oltre 40 gare".
In lutto anche il Livorno, squadra in cui milita Andrea Luci, nipote di Aldo Groppi. "L' Unione Sportiva Livorno - si legge nella nota diffusa dalla società labronica - si unisce al cordoglio per la scomparsa di Aldo Agroppi. Le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici e in particolare al nostro capitano Andrea Luci".
Il Potenza calcio "si stringe attorno alla famiglia Agroppi per la perdita del caro Aldo, icona rossoblù - è scritto in un post della società lucana - dei magici anni della serie B". Agroppi giocò a Potenza nella stagione 1966-1967, collezionando 35 presenze e tre gol. Cordoglio è stato espresso anche dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi. "Agroppi è stato un esempio di dedizione e spirito di squadra. La sua presenza in campo era sempre sinonimo di impegno, determinazione e qualità, con i suoi compagni di squadra che lo consideravano un faro”.
Anche il Calcio Padova ha espresso il proprio cordoglio per la morte di Agroppi, che ha allenato la squadra veneta nella stagione 1983/1984, in Serie B.
Il cordoglio del Panathlon Club di Lucca
Il Panathlon Club di Lucca esprime il proprio cordoglio per la scomparsa - a 80 anni nella “sua” Piombino - di Aldo Agroppi, ex calciatore e allenatore, molto apprezzato anche come commentatore sportivo. Ha giocato nel Torino, nel Genoa e nel Perugia e ha allenato diverse squadre, fra cui lo stesso Perugia, il Pisa, l’Ascoli, il Como e la Fiorentina. Ha anche vestito la maglia della Nazionale italiana.
Agroppi era stato ospite del Panathlon di Lucca il 15 giugno di 7 anni fa, in occasione dell’anteprima lucchese del Premio Bancarella Sport del 2018, quando aveva presentato, nella sede della Fondazione Banca del Monte di Lucca, il suo libro “Non so parlare sottovoce. una vita in contropiede (tra parole e pallone)”, un’opera in parte autobiografica e in parte di critica al mondo sportivo.
La sua naturale incapacità di rinunciare a esprimersi per il rischio di inimicarsi “quelli che contano” e la sua onestà intellettuale lo hanno fatto sempre apprezzare dalla gente.
Nel corso della presentazione a Lucca Agroppi, vero “cuore toro”, aveva dato vita ad un simpatico “derby dialettico” con l’ex giocatore e tecnico della Juventus Sergio Brio, autore di un altro libro presente nella sestina dei vincitori del 2018.
La sua scomparsa lascia un segno profondo nella comunità sportiva e non solo. Alla famiglia giungano dunque le condoglianze del Panathlon Club di Lucca.
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