Bilancio Santa Croce sull'Arno, le critiche dell'opposizioni: "Aumentano imposte su famiglie"

Di seguito le critiche del Gruppo Consiliare “Insieme per Santa Croce”, del Partito Democratico Unione di Santa Croce sull’Arno , di Sinistra per Santa Croce e del Coordinamento Italia Viva Santa croce sull’Arno in merito al Bilancio 2025 approvato dal Comune di Santa Croce sull'Arno:

Il bilancio 2025 presentato dalla nuova amministrazione di Santa Croce sull'Arno solleva serie preoccupazioni in un momento particolarmente delicato per il territorio. Il Distretto del Cuoio sta attraversando una crisi significativa, con oltre il 90% delle aziende che hanno attivato la Cassa Integrazione e più di 200 licenziamenti dall'inizio dell'anno.

In questo contesto di difficoltà, aggravato ulteriormente dai minori trasferimenti statali ai Comuni operato dall’attuale Governo Meloni ( a Santa Croce sull’Arno un taglio di circa il 25%) l'amministrazione ha introdotto ulteriori misure che rischiano di aggravare la situazione delle famiglie:

  • Introduzione di un'aliquota IRPEF unica dello 0,80% che elimina la progressività fiscale, penalizzando particolarmente le fasce medio-basse
  • Aumenti preoccupanti nei servizi educativi essenziali che rischiano di scoraggiarne l'utilizzo: +10% per la mensa scolastica, incrementi fino al 74% per i trasporti scolastici, aumenti fino al 73% per i laboratori studio e rincari considerevoli per i centri estivi. Questi aumenti potrebbero portare a una riduzione dell'accesso ai servizi, con conseguente impoverimento della loro qualità e ricadute occupazionali negative

"Questi aumenti colpiscono particolarmente le famiglie lavoratrici e le madri che necessitano di questi servizi per conciliare lavoro e famiglia", sottolinea l'opposizione. "In un momento in cui il settore conciario, spina dorsale della nostra economia locale, affronta una crisi strutturale, queste scelte rischiano di compromettere il patrimonio di lavoro femminile che ha caratterizzato il nostro territorio."

Criticità emergono anche su altri fronti:

  • Assenza di risorse per il Piano Operativo territoriale, con gravi conseguenze: impossibilità di affrontare il rischio idrogeologico, blocco del recupero dei contenitori industriali dismessi e, da novembre, attivazione delle norme di salvaguardia che impediranno qualsiasi intervento sul territorio, persino le semplici ristrutturazioni
  • Eliminazione del progetto del braccetto della Bretella del cuoio,
  • Rinvio di interventi urgenti su strutture comunali, subordinati ad alienazioni incerte
  • Mancanza di una strategia concreta per il servizio rifiuti, in particolare l'assenza di una campagna di sensibilizzazione capillare e continuativa dei cittadini, fondamentale in una comunità caratterizzata da forte mobilità e multiculturalità

L'opposizione propone alternative concrete:

  • Innalzamento della soglia di esenzione IRPEF a 15.000 euro,
  • mantenimento della progressività delle aliquote,
  • revisione degli aumenti dei servizi educativi per garantirne l'accessibilità alle famiglie e mantenerne la qualità
  • Piano strutturato per il miglioramento del servizio rifiuti che includa una campagna di sensibilizzazione capillare da ripetere nel tempo, con particolare attenzione all'integrazione dei nuovi residenti.

"In un momento di particolare fragilità del tessuto economico e sociale", conclude l'opposizione, "questo bilancio rivela una preoccupante distanza dalla realtà del territorio e dei suoi bisogni, mancando di una visione strategica complessiva per il futuro della nostra comunità."

 

Il Gruppo Consiliare “Insieme per Santa Croce”

Partito Democratico Unione di Santa Croce sull’Arno

Sinistra per Santa Croce

Coordinamento Italia Viva Santa croce sull’Arno



Tutte le notizie di Santa Croce sull'Arno

<< Indietro

torna a inizio pagina