Sarà visitabile fino al 19 gennaio prossimo (orario 10-12,30 e 16-19 la mostra fotografica “Stelle, Luna e galassie” di Tommaso Lavecchia nella chiesa di San Francesco a San Miniato (Pisa). L’iniziativa rientra in un più ampio progetto inserito nel cartellone della Festa della Toscana 2024 proposta dall’Associazione Fiera del Libro Toscano in collaborazione con la Fondazione Conservatorio di Santa Marta con lo scopo di divulgare la conoscenza sulla vita e sulle opere del pittore Ludovico Cardi, detto il Cigoli.
L’inaugurazione è stata preceduta da un incontro sul Cigoli e Galileo a cui sono intervenuti il sindaco di San Miniato Simone Giglioli, Elisa Barani presidente del “Santa Marta” dove è conservata la “Resurrezione di Lazzaro del Cigoli”, l’esperto araldico Michele Fiaschi e l’autore della mostra Tommaso Lavecchia. Ha coordinato Fabrizio Mandorlini.
Tommaso Lavecchia ha 13 anni e da quattro scruta il cielo con il suo telescopio, segue le stelle, osserva la luna e le galassie. Ha iniziato con l’arrivo del nuovo telescopio a fotografare ciò che osserva e ne sono scaturiti scatti di indubbia suggestione. In particolare sono di particolare attenzione gli scatti sulla luna esposti che hanno attualizzato un carteggio storico tra Galileo Galilei e il pittore Ludovico Cardi Il Cigoli. Essi avevano fra loro una fitta corrispondenza sul cielo. Il pittore aveva, prima di altri, guardato nel telescopio dell’astronomo e aveva scorto molti dettagli fino ad allora poco conosciuti. La Madonna dipinta dal pittore nel suo periodo romano sulla cupola della cappella Salus Populi Romani nella basilica papale di Santa Maria Maggiore esprime la luna collocata sotto i piedi della Madonna che appare rugosa e con molti crateri ben in evidenza. Fu la prima dipinta con quelle caratteristiche che ribaltava la concezione tolemaica dell'universo affermando nell'arte i principi galileliani che la terra non era al centro dell'universo ma ruotava intorno al sole. Ludovico Cardi nacque a Cigoli il 21 settembre 1559 e morì a Roma il 15 giugno 1613. Attivo tra il manierismo e il barocco, fu il massimo esponente della controriforma nell'arte. Operò a Firenze alla corte medicea e a Roma durante il Pontificato di papa Paolo V Borghese. Per Fabrizio Mandorlini presidente dell'Associazione Fiera del Libro Toscano, raccontare le opere e la vita del Cigoli rappresenta valorizzare la Toscana e San Miniato attraverso il racconto di uno dei suoi maggiori talenti: "Riproporre la figura del Cigoli oggi con mostre e iniziative che attualizzano la sua opera vuol dire ripercorrere i luoghi in cui è depositata la sua arte in Italia e nel mondo e al
tempo stesso recuperare alcuni degli elementi fondanti della cultura della sua terra di origine". Le iniziative sul Cigoli continueranno con altri appuntamenti nelle prossime settimane.
Fonte: Associazione Fiera del Libro Toscano
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