Giovane ucciso a Campi, due ventenni indagati per concorso in omicidio volontario

Due ventenni di Campi Bisenzio sono indagati per concorso in omicidio volontario per la morte di Maati Moubakir, 17enne accoltellato nella notte del 29 dicembre e trovato senza vita da un camionista in via Tintori. I due, stranieri di seconda generazione nati e cresciuti in Italia, hanno ricevuto un avviso di garanzia e hanno nominato avvocati d’ufficio.

La procura ha incaricato un medico legale di eseguire l’autopsia, fissata per il 2 gennaio all’Istituto di Medicina Legale di Firenze. La famiglia della vittima potrebbe nominare un proprio consulente medico. Nel frattempo, uno psicologo è stato incaricato di supportare i familiari di Maati Moubakir. Le indagini dei carabinieri continuano per ricostruire dinamica e movente dell’omicidio. Secondo quanto emerso i cellulari dei due ventenni indagati sono stati sequestrati dai carabinieri, al momento non risultano misure restrittive a loro carico.

Due persone sono attualmente indagate, e i loro telefoni cellulari sono stati sequestrati durante le perquisizioni. I social potrebbero fornire indizi utili per chiarire i fatti. Al momento, non è certo che Maati conoscesse i suoi aggressori. La madre del giovane, Silvia Baragatti, ha riferito che si trattava della prima volta che il figlio andava nella discoteca di Campi Bisenzio. La vittima abitava a Certaldo, in Val d'Elsa, lontano dalla Piana fra Firenze e Prato dove si è consumato l’omicidio. Viveva con la madre, una sorellina e la nonna. Aveva interrotto gli studi per frequentare un corso di formazione professionale come addetto alle vendite a Poggibonsi, dove risiede il padre dopo la separazione dalla madre.

Gli assistenti sociali di Certaldo hanno messo a disposizione della famiglia uno psicologo per fornire supporto emotivo. Domani mattina, prima dell'autopsia, i genitori procederanno al riconoscimento ufficiale del corpo del figlio.

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