"Radici affioranti" recita un cartello di pericolo posto in via Redi a Empoli. Ad affiorare in superficie di questo scorcio di 2024 è però anche una nuova-vecchia polemica sul verde pubblico che vede contrapposti comitati ambientalisti e Comune, con la partecipazione attiva di forze politiche di opposizione e anche dei residenti. L'anno, insomma, si chiude con un nuovo 'IV Novembre': il riferimento, è evidente, è alla mobilitazione contro l'abbattimento degli alberi dell'omonimo Viale che per mesi tenne banco in città. Andiamo con ordine.
"Alberi pericolosi", il Comune avvia la "riqualificazione"
Con determinazione numero 1828 del 24 dicembre 2024 il Comune di Empoli ha affidato i lavori per l'abbattimento di 6 alberi di via Redi, ritenuti pericolosi per i pedoni e le vettura circolanti, specificando che l'intervento arriva dopo le sollecitazioni e le richieste formali dei residenti esasperati dalla situazione. "Da anni - si legge in una nota del Comune - vengono segnalati problemi per i 6 pini presenti nell'aiuola centrale che da tempo hanno sollevato e spaccato il manto stradale e i marciapiedi con le radici, mentre con la loro chioma sovrastano i tetti degli edifici creando disagio, pericolo e danni comprovati alle proprietà private, ai veicoli e anche ai pedoni". Gli alberi, sulla base di un censimento del 2022, sono ritenuti "di livello 1 (alto) e con classe di rischio altrettanto alta (livello 30)" e il Comune ricorda anche che nel settembre del 2023 un grosso ramo di uno di questi alberi si è piegato, adagiandosi sul tetto di un'abitazione.
Nel comunicato si scrive che "l'Amministrazione dopo aver ascoltato i pareri di molti residenti" ha quindi avviato la riqualificazione "sostituendo i pini e provvedendo a una piantumazione che, come spiegato nel Patto del Verde, vada a compensare non con il numero di alberi rimossi ma con la quantità di CO2 compensata dagli stessi alberi". Questa riqualificazione, insomma, non si basa sulla sostituzione 'numerica' degli alberi, ma sull'equivalente abbattimento di CO2 prodotta. Stando al comunicato del Comune, questa compensazione prevede nello specifico "di piantare 16 nuovi alberi", alcuni dei quali nella vicina via Cavallotti. L'intero progetto ha un valore di 35mila euro.
La petizione dei residenti
Da quanto appreso, così come conferma anche il sindaco Mantellassi, già nel 2023 sarebbe stata consegnata all'Amministrazione "una petizione con oltre 70 firme chiedendo una soluzione definitiva". E in una nota inviata oggi anche a gonews.it "in nome e per conto dei residenti di Via Redi, firmatari della petizione di riqualificazione" si ringrazia il Comune per l'annuncio dell'intervento, spiegando i disagi e i pericoli delle piante: "All'insediamento della nuova amministrazione, abbiamo riproposto le nostre richieste, in particolar modo l'abbattimento dei pini. Il nostro condominio ha fatto varie segnalazioni da diversi anni. Le nostre proprietà hanno subito diversi danni a causa delle radici che hanno raggiunto le recinzioni creando danni, inoltre sono entrate nelle fognature. I rami sopra la copertura provocano costantemente l'occlusione dei canali di gronda e facendo uscire l'acqua meteorica lungo la facciata con conseguente disagio anche ai nostri vicini. Le radici stanno cercando di uscire dall'asfalto per avere maggiore acqua e ossigeno e si sono creati dossi molto imponenti dove le auto fanno fatica a passare indenni. Tutti questi costi li dobbiamo pagare noi residenti, sono anni che dobbiamo affrontare continue spese per la ripulitura e sistemazione. Nemmeno a piedi si può camminare senza pericolo. Tempo fa un signore è stato aiutato perché che era caduto per fortuna senza conseguenze. Le dimensioni dei pini sono diventate molto importanti e qualche pianta è inclinata con pericolo di crollo. Immaginiamo in caso di forte nevicata cosa può succedere, oppure in caso di forte vento. Tutti i residenti di via Redi amano il verde ma da quando gli alberi sono diventati un pericolo tutti hanno richiesto d'intervenire il prima possibile. Le piante verranno reimpiantate ed è un bene".
Comitati ambientalisti protestano
I Comitati Alberi Viale IV Novembre Empoli e ONDA (Organismo Nazionale Difesa Alberi), però, hanno protestato contro l'abbattimento e parlano di ennesimo "oltraggio" e "distruzione del patrimonio arboreo cittadino" che ha "un valore ecosistemico per la comunità di circa diecimila euro ad albero". I Comitati, "consapevole delle problematiche", denunciano di essere stati "tre volte in Comune con validissimi professionisti per proporre le soluzioni innovative per salvare i pini", che avrebbero permesso anche un risparmio economico di circa 20mila euro, ma di non essere stati ascoltati.
Per i comitati, dato che un albero impiega anni e anni per crescere, il danno in termini di salute non potrebbe essere compensato dalla ripiantumazione proposta, e parlano di "un altro grande danno alla città e alla salute pubblica inaccettabile".
Anche il consigliere di Buongiorno Empoli, Leonardo Masi, attraverso un messaggio sui suoi profili social, si chiede: "è davvero necessario abbattere alberi sani? Non esistono alternative?". Anche secondo il consigliere di opposizione "esistono alternative già adottate con successo in altri Comuni, come l’assestamento duraturo del suolo e dell’asfalto, che permetterebbero di risolvere i problemi senza sacrificare alberi sani"
Masi ha quindi chiesto la convocazione della commissione ambiente del Comune di Empoli per discutere la questione e che sia resa pubblica la relazione tecnica in possesso del Comune, "perché riteniamo che ai residenti, esasperati dalla situazione della piazza, possa essere stata presentata questa soluzione come unica possibile". Questo passaggio è considerato "fondamentale per garantire trasparenza e una partecipazione consapevole della cittadinanza" e per il consigliere la vicenda di via Redi è in primis "una questione di partecipazione, non di giusto o sbagliato".
"I recenti casi del mancato abbattimento degli alberi in viale IV Novembre, la rinuncia al gassificatore e le vicende legate al keu dovrebbero averci insegnato l’importanza di agire con maggiore attenzione e cautela rispetto alle sensibilità crescenti sui temi ambientali. La tutela del verde pubblico e della qualità dell’aria non sono più questioni secondarie, ma priorità condivise da un numero sempre maggiore di cittadini. Riconosciamo l'importanza di ascoltare i residenti, ma riteniamo che la scelta di abbattere gli alberi debba essere l’ultima risorsa, adottata solo dopo aver esplorato ogni possibile alternativa. Solo attraverso un confronto aperto e informato sarà possibile trovare soluzioni che rispettino sia le esigenze dei residenti sia l'importanza della tutela ambientale", così Masi.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Empoli
<< Indietro