Bilancio positivo per il progetto Re.2 Te. Solidale

Il progetto Re.2 Te. Solidale: recuperiamo e redistribuiamo le eccedenze alimentari del territorio è giunto a conclusione con un bilancio positivo per Reso Recupero Solidale ODV. Infatti, grazie al contributo di Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione Toscana, è stata implementata la comunicazione sulle modalità con cui è possibile donare prodotti all’Associazione, usufruendo, fra l’altro, di benefici economici; e si è potuto sopperire alla mancanza di beni alimentari da distribuire settimanalmente alle persone indigenti attraverso acquisti mirati di prodotti essenziali.

Per quanto riguarda la parte comunicativa, già a febbraio scorso venne creata una pagina dedicata alle aziende sul sito web dell’Associazione, dove si trovano tutte le informazioni utili per diventare donatori di prodotti - sia in modo continuativo che occasionale - e anche un video tutorial, che riassume in pochi minuti i punti principali del diventare partner di Re.So. con un linguaggio più immediato e semplice.

Nei mesi successivi, poi, sono state realizzate e inserite nella pagina due video-interviste con i partner storici di Re.So.: una ha come protagonista INPA, l’azienda di Vinci che produce e commercializza prodotti quali sottoli, sottaceti, agrodolci, olive, sughi e altro ancora; e l’altra Unicoop Firenze, al fianco dell’Associazione fin dalla sua nascita e unica azienda a garantire la continuità delle donazioni dal 1998 a oggi. Inoltre, sul sito è presente un’intervista dedicata alla collaborazione con il negozio ZONA di Empoli, iniziata nel 2020. Il tutto con un duplice intento: da una parte documentare l’esperienza di queste aziende e dare maggiore visibilità alla loro collaborazione; dall’altra invogliare “nuove aziende” a diventare partner di questo progetto di solidarietà. Oltre che attraverso il sito web e YouTube, l’invito a donare prodotti e le modalità di adesione sono stati diffusi anche tramite numerose pubblicazioni sulla pagina Facebook di Re.So..

«Il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione Toscana è stato fondamentale per permetterci di organizzare in una forma coerente e facilmente fruibile, cioè una pagina web e un video, - spiega Enrico Roccato, vicepresidente di Re.So. - una lunga serie di informazioni che prima gestivamo in modo più frammentario e difficoltoso. Ora tutto quel che c’è da sapere si trova agevolmente e in un solo luogo, insieme alle testimonianze di chi già lavora con noi al recupero del cibo. Sebbene per adesso non siamo riusciti a intercettare nuove aziende, sappiamo che il materiale realizzato è di qualità e continueremo a diffonderlo il più possibile, anche attraverso altri canali.»

Ma Re.2 Te. Solidale: recuperiamo e redistribuiamo le eccedenze alimentari del territorio non era limitato all’ambito comunicativo. Una parte del denaro stanziato per il progetto ha contribuito a finanziare l’acquisto di prodotti da inserire nei pacchi alimentari che vengono distribuiti settimanalmente alle persone indigenti attraverso la rete di Associazioni di Re.So.. In sostanza, i fondi ministeriali e regionali sono diventati una delle voci di entrata, fra le varie altre di cui Re.So. beneficia, utile a sostenere una spesa di 52mila euro complessivi tra 2023 e 2024.

«Un dato come questo va necessariamente inquadrato nelle attività caratterizzanti e nei bilanci annuali dell’Associazione - ha precisato Marinella Catagni, presidente di Re.So. - per poter essere davvero compreso. In primo luogo, all’interno dei soldi spesi per comprare prodotti figura anche il ricavato dei due Mercatini della solidarietà che facciamo ogni anno, e che, appunto, si trasforma in buoni alimentari di cui usufruiscono le nostre Associazioni. In secondo luogo, è bene ricordare che acquistiamo beni alimentari solo nel caso in cui qualcosa di essenziale venga a mancare: intendo dire che, se coi normali arrivi di cibo recuperato da ditte e supermercati, oltre che dalle raccolte alimentari, siamo comunque a corto di pasta, pelati, latte o simili, ci troviamo costretti a comprarli per poter garantire alle persone una continuità di beni bilanciati e di prima necessità.

Infine, è bene sapere che l’acquisto di prodotti ha un impatto percentuale estremamente basso nel complesso delle nostre attività. Siamo nell’ordine del 3% e qualche decimale, mentre tutto il resto proviene dal recupero o dalle donazioni ricevute. Ciò nonostante, sapere di aver potuto contare su un aiuto per questa azione è stato fondamentale: ci ha permesso di superare i momenti critici che attraversiamo periodicamente, per esempio quando il cibo donato durante una raccolta alimentare si esaurisce e la raccolta successiva è ancora lontana.

Il progetto Re.2 Te. Solidale ci ha sostenuto nel colmare un paio di lacune, una di comunicazione e una di approvvigionamento - conclude Marinella - e ci ha permesso di creare buoni strumenti per parlare a produttori e aziende locali. L’invito a donare è sempre aperto e diventare nostri partner è semplice, etico e vantaggioso: fatevi avanti».

Al netto degli ambiti toccati e sostenuti dal progetto, nel biennio 2023-2024 l’Associazione ha confermato la sua vocazione ai grandissimi numeri, gestendo oltre 400.000 chili di prodotti recuperati - tra negozi, aziende e settore ortofrutticolo, in quest’ultimo caso grazie alla partnership con AGEA - senza contare gli oltre 90.000 chili ottenuti dalle raccolte alimentari. Dati che dovrebbero far riflettere sull’importanza del terzo settore per l’ambiente, il sostegno alle persone più fragili della comunità e le buone pratiche di economia circolare.

Tutte le informazioni, le interviste e il video tutorial si trovano su: www.recuperosolidale.org/sei-un-azienda.

Fonte: Associazione Recupero Solidale

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