La Regione Toscana riconosce l’unità operativa complessa di Gastroenterologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Pisana come Centro di riferimento regionale di Alta specializzazione per lo Studio dei disturbi funzionali e motori dell’apparato digerente
Secondo quanto si legge nella relativa delibera della Giunta regionale, approvata su proposta dell’assessore al Diritto alla Salute, Simone Bezzini, la Uoc di Gastroenterologia “rappresenta un punto di riferimento per l’intera Toscana, e per molte altre Regioni italiane, con frequenti richieste di consulenze e di prese in carico di pazienti difficili”.
“È un’eccellenza italiana, non solo toscana, questa Uoc, che da anni ha messo al centro della propria attività di studio e di ricerca la diagnosi e il trattamento di queste patologie avvalendosi delle metodiche attualmente più aggiornate e garantisce una consistente attività didattica nell’ambito di corsi di laurea e di specializzazione”, affermano il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e l’assessore regionale Bezzini, che sottolineano anche come essa sia l’unica sede riconosciuta in Italia dalla Aigo (Associazione italiana dei gastroenterologi ed endoscopisti ospedalieri, ndr) per lo svolgimento di periodi di approfondimento e di pratica clinica nel campo della Fisiopatologia digestiva per medici che provengono dall’ltalia e anche dall’estero”.
“Grazie all’elevata competenza raggiunta, essa è di riferimento per la stesura e l’attivazione di linee guida e protocolli di ricerca nazionali e internazionali”, precisano inoltre Giani e Bezzini facendo riferimento ai contenuti della delibera di Giunta.
Il Centro di riferimento regionale di Alta specializzazione svolgerà le proprie funzioni attraverso la presa in carico per la diagnosi e il trattamento di questo tipo di patologie, garantendo un approccio multidisciplinare da parte di più specialisti, la realizzazione di programmi operativi o formativi e di ricerca a riguardo dei disturbi funzionali e motori dell’apparato digerente, sia per quanto riguarda gli aspetti clinici che le tecniche diagnostiche, con la stesura e l’attivazione di linee guida e protocolli diagnostico-terapeutici, la promozione dell’innovazione tecnologica con l’utilizzo di nuove metodiche”.
Fonte: Regione Toscana
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