Il bilancio del comune di Empoli per il 2025-2027 presenta diverse criticità che ci hanno portato a esprimere un voto contrario. Non si tratta di una decisione presa alla leggera, ma di una scelta necessaria per difendere gli interessi dei cittadini e garantire una gestione trasparente e responsabile delle risorse pubbliche.
In primo luogo, appaiono inaccettabili gli aumenti di imposte come IRPEF e IMU, che vanno a gravare ulteriormente sui cittadini empolesi e sulle loro tasche. La previsione di questi aumenti, insieme a un sistema fiscale che non ci soddisfa, è senza dubbio un passo indietro per la nostra comunità, che non merita assolutamente anche questi aumenti. L'aumento dell'addizionale IRPEF, che penalizzerà il ceto medio con una flat tax oltre i 12.000 euro, e le modifiche all'IMU, che eliminano agevolazioni per gli immobili in locazione a canone concordato o in comodato d'uso, penalizzando il mercato immobiliare. Inoltre, il ripristino del canone di occupazione del suolo pubblico per i cantieri rappresenta un ulteriore aggravio per il settore edilizio, nonostante le misure come il Superbonus siano ancora in vigore.
Un altro punto critico riguarda, poi, il tema della gestione della piscina comunale sul quale, come Fratelli d’Italia, riteniamo sia necessario fare chiarezza. Come già dichiarato in occasione del voto contrario al DUP, nonostante sia previsto un progetto di ristrutturazione e valorizzazione per il 2025, la realtà è che il Comune continua a prorogare la gestione a una società, “Aquatempra”, che nel 2025 costerà più di 500.000 euro e oltre 600.000 nel 2026, a fronte di un impianto obsoleto, come riconosciuto dalla stessa società. Questo rappresenta un investimento che non risolverà i problemi, ma, nel tempo, peserà, come sempre, sulle tasche dei cittadini. Il Comune non ha mai posto una reale attenzione alla ristrutturazione dell’impianto e continua a gestirlo senza un piano programmatico serio, rimandando ogni decisione e senza valutare alternative di gestione efficaci, come la privatizzazione della stessa piscina. Ci troviamo davanti, dunque, anche a detta degli utenti, a un servizio inefficiente, che genera lunghe liste d’attesa, nonché a un modello di gestione che non ha portato benefici concreti per i cittadini.
Ancora, non condividiamo gli investimenti sulla sicurezza. Il progetto della nuova sede della polizia municipale in via Palestro, con un costo di 250.000 euro, insieme al rifacimento della piazza Don Minzoni per 300.000 euro, è assolutamente inadeguato. Non solo questi interventi sono esageratamente costosi, ma la sede della polizia municipale potrebbe non essere neanche unica, visto che gli uffici continueranno ad essere dislocati su più sedi. Queste sono mosse che non risolvono assolutamente i problemi reali di sicurezza che, come tutti sanno, sono ben altri. Il problema fondamentale della sicurezza in città non è una nuova pavimentazione o una sede diversa per la polizia municipale, ma piuttosto la carenza di personale di quest’ultima e, nonostante le buone intenzioni di cedere capacità assunzionale a un ente che riteniamo fallimentare come l’Unione dei comuni imponendo, questo sì, l’impiego di agenti sul territorio cittadino, a Empoli si continuerà a fare affidamento su un organico di polizia municipale insufficiente, ridotto a meno della metà rispetto a città come Sesto Fiorentino, e di circa la metà rispetto a città come Campi Bisenzio e Scandicci.
Il "cahier de doléances" prosegue con le critiche alla gestione delle strategie di supporto ai commercianti empolesi per l’inadeguatezza delle politiche di sostegno presentate in merito al commercio nel centro storico. Il piano di valorizzazione, delegato sempre alle solite associazioni, non tiene conto della realtà economica che stiamo vivendo. I commercianti raccontano di una situazione drammatica, con negozi che chiudono e una scarsità di idee realmente innovative per il rilancio: gli eventi come “Empoli città del Natale” e il “Luglio Empolese” non portano alcun beneficio concreto al commercio locale e sembrano essere solo un contentino, dato che, come ci dicono tanti negozianti, le presenze in quelle occasioni sono davvero tante, ma il ritorno economico non lo è altrettanto.
Inoltre, è preoccupante la scarsa trasparenza nella gestione delle risorse. Non sono chiari i criteri utilizzati per la distribuzione dei fondi. Il bilancio del comune di Empoli sembra dare priorità a progetti di dubbia utilità, trascurando invece interventi necessari per il benessere della comunità.
Per tutte queste ragioni, come Fratelli d’Italia abbiamo espresso un voto contrario al bilancio del comune di Empoli per il 2025-2027, credendo che sia necessario rivedere le priorità per garantire una gestione più trasparente e responsabile delle risorse pubbliche, mettendo al centro i bisogni dei cittadini e investendo nei servizi essenziali. Solo così potremo costruire un futuro migliore per la nostra comunità.
Fonte: UFFICIO STAMPA FRATELLI D’ITALIA EMPOLI
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