A morire fu un imprenditore 29enne di Cascina
L'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e un medico del pronto soccorso sono stati condannati dal tribunale civile a risarcire con 1,6 milioni di euro i familiari di Giovanni D'Angelo, imprenditore edile morto il 4 gennaio 2010 all'età di 29 anni.
Il 29enne, riporta Il Tirreno, era residente a Cascina ed era stato dimesso dall'ospedale con la diagnosi di strappo muscolare; l’uomo invece era stato colpito da un infarto che ne causò la morte dopo poche ore.
Per il medico che lo visitò, secondo il quotidiano, si trattava di un semplice dolore muscolo-scheletrico da curare con somministrazione di antidolorifici. Tuttavia, l'imprenditore morì qualche ora dopo a causa di un infarto del miocardio in corso da almeno 12 ore, lasciando moglie e una figlia appena nata.
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