Occupazione ITI “Leonardo da Vinci” di Pisa: Maurizio Nerini (FdI) scrive agli studenti

Maurizio Nerini

Maurizio Nerini, capogruppo Fdl a Pisa in consiglio comunale, ha scritto una lettera aperta agli studenti dell'ITI “Leonardo da Vinci”, in seguito all'occupazione che ha provocato ingenti danni alla scuola.

Cari ragazzi,

ho deciso di scrivervi questa lettera dopo aver attentamente riflettuto.

Non vi scrivo da amministratore o da politico, qualcuno potrebbe scioccamente dissentire, ma come innamorato della Nostra scuola da sempre... come uno di voi.

Anche se non l'ho mai fatto, non ci sarebbe niente di male se riaffermarsi le cose che ho scritto pubblicamente sostenendo una repressione per i gravi fatti accaduti, non mi sono mai sottratto al confronto, non nego il mio essere di parte, fare politica per me è l'atto più generoso che si può fare nell'interesse della città e della Nazione, ma la questione questa volta è diversa.

Ne ho viste di occupazioni in questa mia lunga vita scolastica prevalentemente svolta qui all'ITI “Leonardo da Vinci” d Pisa, da quelle super politicizzate degli anni 70-80, a quelle “fancazziste” degli ani 90 e 2000, fino a quelle piene di rabbia post-covid già devastanti degli ultimi anni che credevo finite, ma qui siamo davanti ad altro.

Le scritte le abbiamo sempre viste, più o meno forti, svastiche o falci che siano… alle bestemmie non ci si abitua, come non ci si può abituare alla sistematica distruzione di porte, finestre, banchi, sedie, lavagne, plafoniere, lim, pc, distributori di merendine.

Non è una legittima contestazione contro il politico di turno o contro un decreto che magari non si è nemmeno letto, o... visto che scuole cado a pezzi... finiamo il lavoro, distruggiamo tutto, anche se all'ITI ci sono in corso cantieri di riqualificazione milionari!

Tutto questo ha del patologico che non sta a me analizzare, ma banalmente distruggendo questi “strumenti” si sottraggono all'uso di tutti voi e alle generazioni future di studenti.

Chi ha fatto questo odia il proprio futuro, se stesso e i fratelli più piccoli.

Faccio appello ai fratelli più maturi che non hanno partecipato allo scempio: tocca a voi fermare questi che non sbaglio a chiamare delinquenti.

Avete tutte le armi per isolarli e metterli a tacere velocemente, col peso democratico della maggioranza sana di voi, a chiare lettere fate capire che non avete tempo da perdere con loro, il mondo vi attende con la preparazione che cerchiamo di darvi da sempre e che è apprezzata enormemente nel nostro territorio.

L'appartenenza alla scuola frequentata è un legame forte che registro favorevolmente ogni giorno e che è incommensurabilmente più forte dell'ultimo aumento di stipendio... qualora ci fosse stato.

Il futuro anche nella scuola è vostro non fatevelo rubare da questi quattro sfigati.

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