Il presidente dell'Anpi grossetana "Norma Parenti" lascia la carica

Care iscritte, cari iscritti,

a distanza di alcuni giorni dagli ultimi eventi e con l'approssimarsi delle festività è per me doveroso ringraziarvi per la vicinanza inviandovi questo breve messaggio di commiato da Presidente del Comitato Provinciale "Norma Parenti" dell'ANPI maremmana.
Sono stati anni intensi, con un percorso iniziato da vicepresidente dopo il sedicesimo Congresso ANPI del 2016 al fianco di persone straordinarie. Un percorso proseguito poi con l'elezione all'unanimità a Presidente Provinciale nel marzo del 2021 nel difficile periodo della pandemia e, infine, la conferma a rappresentante legale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia in Maremma con il diciassettesimo Congresso Provinciale.
In questi anni abbiamo costruito insieme un'ANPI più grande, più numerosa e maggiormente presente e aperta alle istanze dei territori, grazie anche alla nascita della Grande Alleanza Democratica ed Antifascista costituita con tantissime associazioni, forze politiche ed organizzazioni sindacali, con cui abbiamo affrontato con risolutezza i raduni fascisti dell'internazionale nera di CasaPound e l'offesa alla storia ed alla popolazione avvenuta per mezzo delle proposte di intitolazioni di spazi pubblici a gerarchi del calibro di Italo Balbo e Giorgio Almirante.
In questi ultimi anni siamo riusciti a consolidare tutte le Sezioni locali esistenti giungendo ad inaugurarne ulteriori quattro, due di queste con congressi deliberati proprio nel 2024, con lo storico risultato di avere nuovi tesserati e gruppi dirigenti anche nella zona dell'Argentario e sull'Isola del Giglio. Millecinquecento tra iscritte ed iscritti, distribuiti in quindici Sezioni, che oggi costituiscono una comunità coesa nella difesa e nella promozione dei valori della Resistenza e della lotta partigiana all'oppressione nazifascista, principi trasposti dalle Madri e dai Padri Costituenti nella nostra Carta fondamentale che andrebbe pienamente attuata nel suo complesso.
Una criticità non completamente risolta ed aggravata dalle modifiche al Titolo V della Costituzione e dalla legge sull'Autonomia Differenziata che sgretola l'unità del Paese consegnandolo di fatto, economicamente e non solo, agli appetiti sfrenati dei potentati locali. Si tratta dell'eterna questione delle convenienze personali poste dinanzi all'interesse collettivo.
Guardando in casa, da qualche tempo ormai i consueti movimenti sotterranei in seno al gruppo dirigente, più evidenti ad ogni tornata con l'approssimarsi delle scadenze congressuali, ponevano insistenti pressioni per un cambio della linea politica dell'ANPI, sempre immaginata e voluta dalle Partigiane e dai Partigiani autonoma e terza attraverso le indicazioni dello Statuto fondativo del 1944. Perché il nostro Ente Morale è sempre stato "Istituzione tra le Istituzioni" sin dalla partecipazione diretta nella Consulta Nazionale, come ricordato dal grande partigiano e giurista "Carlo Smuraglia" durante i percorsi di "A Scuola di Costituzione" e "Sentieri Partigiani" rivolti in questi quasi tre lustri alle migliaia di studentesse e di studenti di ogni ordine e grado. Davanti alla concreta possibilità di veder nuovamente applicata la strategia delle lettere anonime inviate alla stampa per destabilizzare l'ambiente e la credibilità complessiva dell'ANPI, come avvenuto più volte e puntualmente in questi anni, con rammarico e l'animo pesante ho compiuto l'unica azione possibile nell'estremo tentativo di far cessare l'ennesimo attacco, ovvero mettere sul tavolo le mie dimissioni con la richiesta di accoglierle immediatamente, senza indugi. Era fondamentale cercare di tutelare le migliaia di iscritte e di iscritti in Maremma, come avvenuto in casi simili non solo a Grosseto, perseguendo la linea d'azione tracciata dall'ANPI Nazionale dando priorità all'integrità della nostra Associazione.
E' già capitato di essere messi alla prova dagli eventi. Insieme abbiamo affrontato momenti tristi, come i saluti agli ultimi protagonisti della Liberazione, ovvero Ameglio Machetti, Licia Bianchini, Nello Bracalari, Dino Marri ed infine quest'anno Gennaro Barboni, con il quale abbiamo tuttavia fatto in tempo a festeggiare con la cittadinanza i suoi cento anni da partigiano combattente. Poche settimane fa abbiamo avuto anche il privilegio di celebrare l'ottantesimo della fondazione del Comitato Provinciale "Norma Parenti", riportando alla luce il documento originale firmato dai comandanti partigiani tra cui il giovane Antonio Lucchini, che dopo essere chiamato a ricoprire l'incarico di primo Presidente dell'ANPI in Provincia di Grosseto, diverrà in seguito sindaco della Manciano liberata e poi generale nel nuovo esercito repubblicano.
In democrazia, infatti, tutte le cariche sono, sempre e fortunatamente, pro-tempore. Hanno un momento di inizio ed una conclusione. Ma se è vero che un percorso s'interrompe, l'impegno da orgoglioso militante antifascista, tra e insieme alle iscritte ed agli iscritti dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, rimane e proseguirà con maggiore determinazione al servizio della nostra bella e sempre più numerosa comunità.

Con affetto e profonda gratitudine, auguri di Pace e di serenità,

Luciano G. Calì - Presidente Anpi "Norma Parenti"

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