In questo Natale nel quale papa Francesco ha inaugurato il "Giubileo della Speranza" il Cardinale Ernest, fiorentino d'adozione e testimone vivente di una speranza che mai deve vacillare e che sempre trionfa, sfidando il freddo e la sua veneranda età (96 anni compiuti), si è recato in Vaticano per stringersi attorno a Sua Santità che, nel novembre 2016, lo ha annoverato nel collegio cardinalizio durante lo straordinario "Giubileo della Misericordia".
Il Cardinale, prima di tornare in nottata a Firenze, ha salutato personalmente il Papa con il quale ha ricordato quell'atroce arresto e le angherie subite 61 anni fa durante la dittatura di Enver Hoxha in Albania.
Nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore don Ernest ha partecipato alla Messa del Santo Natale proprio nel Duomo che lo ha annoverato Canonico onorario, a testimoniare il forte legame del Presule albanese con la sua città di adozione dove da più di trent'anni vi abitano e vi lavorano i suoi familiari.
Prossimi appuntamenti
Padre Ernest sarà in questi giorni di festa più volte nell'Empolese Valdelsa.
Sabato 28 dicembre sarà presso la parrocchia di San Donato a Livizzano, a Lui tanto cara fin dai tempi di Mario Boretti, per presiedere la Santa Messa delle ore 18 con l'unione di preghiera per la pace e la fratellanza tra i popoli "Beato Carlo d'Austria".
Domenica 29, Sua Eminenza alle ore 10 incontrerà i fedeli della Chiesa di Santa Maria a Petroio a Sovigliana Vinci dove visiterà lo storico presepe unico nel suo genere. Il presepe occupa la collina di Santa Maria a Petroio riproducendo scene di Betlemme e della Natività con oltre 100 personaggi in movimento.
A seguire alle ore 11, incontrerà la comunità di Sovigliana, celebrando la santa messa alla Chiesa di San Bartolomeo.
Fonte: Ufficio stampa
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