Giustizia per Remo Burlon, uno dei 55 empolesi uccisi dai nazifascisti, deportato nel 1943 all'età di 33 anni nel campo di lavoro di Ebensee, dove trovò la morte.
È di giovedì scorso, riporta oggi La Nazione, la sentenza con la quale alla figlia Roberta è stato finalmente attribuito un risarcimento di 400mila euro, previsto per le vittime delle stragi nazifasciste dal Decreto Draghi. Nella “battaglia” per i risarcimenti dovuti alle famiglie delle vittime di nazisti e fascisti, quella di Burlon è la seconda vittoria in una settimana per Empoli, a seguito della sentenza a favore della famiglia di Gaetano Comunale. Tuttavia, è ancora presto per gioire: si tratta di una sentenza di primo grado e adesso la palla passa all'Avvocatura di Stato, chiamata a decidere se impugnare la sentenza. Una decisione che, negli anni, ha preso in più di un’occasione.
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