La Firenze-Pisa è una delle linee peggiori d'Italia se si parla di treni. Lo afferma Legambiente nell'ultimo report Pendolaria 2025: la Firenze-Pisa è la peggiore in affidabilità fra le linee toscane. Usata da merci, treni regionali e alta velocità, è percorsa anche da quei treni che da Siena vanno verso Firenze. Inoltre, come scrivono da Legambiente, "la linea trova nel nodo saturo di Firenze e nei blocchi alla stazione di Empoli, ulteriori punti deboli uniti a ripetute cancellazioni e ritardi".
Ogni giorno in Toscana oltre 210mila persone hanno viaggiato in treno nel 2023, il dato è in crescita del 5,9% rispetto all'anno prima. Dopo Lombardia, Lazio e Campania la Toscana è la quarta regione italiana per numero di viaggiatori e viaggiatrici al giorno. Il Granducato è secondo nella classifica nazionale dietro alla Lombardia per offerta di treni per km, con 827 corse giornaliere realizzate da una flotta di 252 treni con un’età media di 13 anni, leggermente al di sotto della media nazionale.
"Il quadro generale del servizio ferroviario regionale toscano mostra una situazione fortemente eterogenea. A fronte di dati ancora positivi per numero ed età dei convogli rispetto alla media nazionale, osserviamo una situazione preoccupante specie su alcune linee come Firenze-Pisa e Firenze-Arezzo“ dichiara Lorenzo Cecchi, responsabile mobilità sostenibile Legambiente Toscana. “Occorre agire rapidamente con investimenti capillari su servizi e infrastrutture. Raddoppi e passanti ferroviari, come la Lunetta di Sinalunga; potenziamenti, velocizzazioni ed elettrificazioni (tra cui la Siena-Grosseto), con particolare attenzione al ruolo intermodale delle stazioni: questo è il tipo di interventi che - ben più delle grandi opere - può garantire un impatto positivo sul diritto alla mobilità delle persone, riducendo concretamente l’uso del mezzo privato.”
Come risolvere i problemi? Per Legambiente sulla Firenze-Pisa bisogna procedere su due fronti. Secondo il Cigno Verde bisogna quadruplicare tutta la ferrovia da Firenze a Pisa, dato che l’unico tratto di quadruplicamento attivo ad oggi è dal Bivio di San Donnino a Montelupo; si devono inoltre attivare nuovi sistemi di circolazione a Firenze (compreso il segnalamento ERTMS HD, che permetterebbe di aumentare i treni sul nodo). Dalla parte opposta per Legambiente bisogna potenziare gli itinerari alternativi "come il tratto Firenze-Pistoia-Lucca, ancora a binario singolo per ritardi nei lavori e per i “litigi condominiali” dei consiglieri comunali di Montecatini e Pescia".
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