Il Bisonte Firenze chiude il girone d’andata con un altro ko casalingo, il terzo consecutivo, con Bergamo che si impone per 1-3 – MVP il libero Martina Armini che ha ricevuto col 100% di efficienza - consolidando il suo settimo posto. Le bisontine invece non riescono a capitalizzare l’onda positiva del successo infrasettimanale contro Cuneo, e girano la boa in decima posizione, più vicine alla zona retrocessione (distante quattro lunghezze), che a quella play off (lontana cinque): ancora una volta la squadra di Bendandi è calata di netto dopo aver vinto il primo set, e quando concedi dei break importanti all’inizio di ogni parziale – come è successo anche oggi dal secondo al quarto set -, è difficile poi pensare di trovare sempre la rimonta vincente.
Coach Bendandi schiera Agrifoglio in palleggio, Malual opposto, Nervini e Davyskiba in banda, Butigan e Mancini al centro e Leonardi nel ruolo di libero, mentre Parisi risponde con Evans in regia, Piani opposto, Mlejnková e Cesé Montalvo in posto quattro, Manfredini e Strubbe al centro e Armini libero.
Ottima partenza de Il Bisonte, con gli attacchi di Malual e i muri di Butigan e Davyskiba che valgono il 6-1 con conseguente time out per Parisi: Bergamo si riorganizza e accorcia subito con Mlejnkova (6-5), poi Cesè impatta sul 7-7 e Piani sorpassa con pipe ed ace (7-9), e allora è Bendandi a decidere di interrompere il gioco. Firenze riparte con pallonetto e ace di Mancini (12-12), l’elastico prosegue col nuovo allungo delle ospiti grazie a Strubbe e Mlejnkova (13-16), poi Bendandi inserisce Cagnin per Davyskiba, ma Bergamo tiene bene il cambio palla e sul 19-22 arriva la nuova richiesta di time out da parte di coach Bendandi: Il Bisonte non molla e Malual accorcia sul 22-23, Parisi spende il time out e Mlejnkova procura due set point (22-24), ma poi la stessa ceka si fa murare da Butigan e a seguire scaglia in rete per il 24-24. Parisi prova a inserire Adriano e Carraro per Evans e Piani, ma adesso il muro-difesa di difesa di Firenze tiene, con l’attacco di Malual che vale il set point (25-24) e Nervini che chiude 26-24 trovando il tocco del muro da posto quattro.
Nel secondo set il primo break è favorevole alle ospiti con Cesè (10 punti nel parziale) e Mlejnkova (7-10), poi sul 9-12 Bendandi decide di fermare il gioco, ma il tocco di seconda di Evans porta Bergamo sul + 5 (10-15) e allora Bendandi inserisce Cagnin per Nervini, con Battistoni che entra in regia per Agrifoglio sul 10-16 di Mlejnkova: l’emorragia continua (11-18), Bendandi spende il secondo time out ma le ospiti sono in controllo e chiudono 20-25 con Mlejnkova.
Nel terzo Bergamo prova a mantenere l’inerzia con Cesè (4-7) e Bendandi spende subito il time out, ma la sua squadra non carbura e le ospiti allungano con Manfredini e Mlejnkova (8-13): quando Firenze prova ad accorciare col muro di Butigan su Evans (12-15) Parisi ferma il gioco, poi sul 13-15 entra Carraro per Evans e la rimonta prosegue fino al 15-15 provocato dall’errore in attacco di Piani, per poi proseguire con l’attacco di Davyskiba e l’ennesimo muro di Butigan (17-15). Parisi rimette in campo Evans per Carraro, Bergamo rientra con Piani (18-18) e poi trova il nuovo break con Mlejnkova e il muro di Manfredini (20-22), con Bendandi che chiama time out e inserisce Cagnin per Nervini: le bisontine ci sono, Malual impatta (22-22), ma sul 23-23 si scatena Cesè che prima procura il set point e poi lo concretizza al termine di uno scambio lunghissimo (23-25).
Nel quarto rimane in campo Cagnin e a inizio set Agrifoglio deve lasciare spazio a Battistoni dopo uno scontro fortuito con Leonardi, ma ancora una volta Bergamo fa valere il suo approccio migliore salendo 3-7 con l’ace di Manfredini, poi è ancora un ace di Mlejnkova a costringere Bendandi a chiamare time out (4-9): la partita scivola via piano piano, sul 7-13 rientra Agrifoglio per Battistoni e sul 7-14 Nervini per Cagnin, poi sull’8-16 le bisontine hanno un sussulto d’orgoglio accorciando sul – 5 (12-17), con Parisi che chiama il time out. Malual suona la carica e riporta il gruppo sul 16-19, Parisi ferma di nuovo il gioco e fa bene perché il servizio di Strubbe porta due punti gratuiti (16-22), con la partita che stavolta vola definitivamente via e Mlejnkova che chiude col mani-out del 17-25.
LE PAROLE DI SIMONE BENDANDI
“Oggi non posso salvare niente, perché è stata una sconfitta netta: abbiamo vinto il primo set, dopodichè abbiamo perso lucidità e capacità di combattere nelle situazioni di punto a punto, non reagendo quando loro hanno cominciato a spingere in battuta. Ci siamo perse, e non mi è piaciuto per niente il carattere e l’atteggiamento della squadra: è una cosa molto grave, perché a volte mi sembra di vedere in alcune giocatrici che anche se perdiamo va bene lo stesso. Ci siamo detti a inizio stagione che c’era bisogno di un gruppo che avesse voglia di creare identità e attaccamento alla maglia, invece secondo me qualche giocatrice ce ne ha poca: è una cosa che sinceramente mi fa male, ci sono momenti in cui lavoriamo molto bene, però poi, vuoi per inesperienza vuoi per poca qualità, le partite ci scivolano dalle mani perché nessuno ti regala niente. Si è ripresentato lo stesso canovaccio della seconda metà del girone d’andata, che purtroppo è coinciso con scontri diretti in cui dovevamo prendere dei punti: adesso che le partite contano, abbiamo scoperto che ci sono delle situazioni in cui facciamo molta fatica”.
IL BISONTE FIRENZE: Acciarri, Malual 24, Butigan 10, Leonardi (L1), Battistoni, Giacomello ne, Nervini 6, Mancini 8, Ribechi, Lapini (L2) ne, Cagnin, Agrifoglio 3, Davyskiba 13. All. Bendandi.
BERGAMO: Piani 13, Adriano, Carraro, Bolzonetti ne, Strubbe 7, Mistretta, Armini (L1), Farina ne, Evans 4, Manfredini 13, Mlejnková 18, Alcántara ne, Spampatti (L2) ne, Cesé Montalvo 26. All. Parisi.
Arbitri: Canessa – Carcione.
Parziali: 26-24, 20-25, 23-25, 17-25.
Note – durata set: 29’, 27’, 29’, 27’; muri punto: Il Bisonte 12, Bergamo 10; ace: Il Bisonte 2, Bergamo 5; spettatori 691.
Fonte: Il Bisonte Firenze - Ufficio Stampa
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