Sciopero generale dopo la strage di Calenzano. Landini: "Sistema impresa fondato su insicurezza"

"Basta morti sul lavoro!" A seguito della tragedia di Calenzano domani, mercoledì 11 dicembre, Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze hanno proclamato uno sciopero generale in tutta l'area metropolitana di Firenze per le ultime quattro ore del turno. Ha aderito anche l'Ugl.

Verrà organizzato un presidio-manifestazione in Piazza Vittorio Veneto a Calenzano alle ore 14:30, nel quale interverranno le tre confederazioni, le lavoratrici e i lavoratori dei settori coinvolti.

"Quello che è successo è inaccettabile. Cinque persone sono uscite di casa per andare a lavorare e non torneranno mai. Altre sono ferite gravemente. Senza sicurezza non c’è lavoro, non c’è dignità, non c’è vita!"

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha commentato l'esplosione al deposito Eni di Calenzano: “Ormai periodicamente registriamo drammatiche stragi sul lavoro e sempre in siti gestiti da grandi imprese, dove, spesso, si intrecciano ditte esterne, appalti, subappalti e sono resi poco trasparenti i confini delle responsabilità, a partire dall’impresa committente.”

Secondo Landini, “è l’ennesima strage che dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, che questo sistema di impresa è fondato sull’insicurezza, sulla mancanza effettiva di procedure in grado di garantire la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.” Ha sottolineato che l’innovazione tecnologica potrebbe garantire prevenzione, ma “è la logica del risparmio, e quindi del profitto, ad avere la meglio sulla vita dei lavoratori.”

Criticando l’atteggiamento del Governo, ha dichiarato: “Se a ciò aggiungiamo anche la logica burocratica con cui il Governo interviene su questi temi, le lacrime del giorno dopo sono insopportabili.”

La Cgil ha espresso cordoglio ai familiari delle vittime e ha invitato alla mobilitazione: “Sostiene le iniziative di sciopero e mobilitazione proclamate in queste ore e invita tutte e tutti a dire basta morti sul lavoro partecipando alla manifestazione di domani a Calenzano, in piazza Vittorio Veneto, a partire dalle ore 14.30.”

 

La Segreteria Nazionale UGL Chimici si unisce al cordoglio delle famiglie colpite dalla tragedia avvenuta presso il deposito ENI di Calenzano (FI) e esprime la propria vicinanza ai feriti, augurando loro una pronta guarigione. Questo drammatico evento, che ha provocato la perdita di vite umane e un numero significativo di lavoratrici e lavoratori feriti, rappresenta un colpo doloroso e inaccettabile per la dignità del lavoro e per il sistema produttivo del nostro Paese.

Eliseo Fiorin, Segretario Nazionale UGL Chimici, ha affermato: «Quanto accaduto al deposito ENI non è una fatalità, ma la conseguenza di un sistema che non riesce a garantire standard di sicurezza adeguati nei luoghi di lavoro. Ogni vita spezzata rappresenta un fallimento collettivo che chiama in causa tutti gli attori coinvolti: istituzioni, imprese e società civile. La sicurezza sul lavoro deve essere la colonna portante di ogni attività produttiva e non può essere subordinata a logiche di risparmio economico o a dinamiche di appalto e subappalto che spesso compromettono la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori».

Andrea Alario, Coordinatore Nazionale del Settore Energia UGL Chimici, ha aggiunto: «Questo tragico evento conferma che il sistema attuale è insufficiente e che non possiamo continuare a pagare con vite umane il prezzo dell’inefficienza e delle lacune strutturali. Il Ministero del Lavoro deve intervenire con urgenza, avviando bandi straordinari per l’assunzione di ispettori del lavoro e dotandoli delle risorse necessarie per garantire controlli efficaci e tempestivi. Solo attraverso un intervento deciso e strutturale possiamo impedire che si ripetano simili tragedie».

I sindacati di base

Oltre allo sciopero di quattro ore dell'area metropolitana fiorentina, un presidio davanti alla sede Inail di Firenze è stato indetto per domani da Usb, Cobas e Cub Firenze, che lamentano: "Non è possibile dire che si sia trattato di una fatalità, i rischi di esplosione del deposito infatti si conoscevano bene".

Scioperi anche a Livorno

Anche i lavoratori della raffineria Eni di Stagno, a Livorno, effettueranno domani 11 dicembre due ore di sciopero in segno di lutto per i fatti di Calenzano (Firenze).

"La decisione è sostenuta con forza e convinzione da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil", ovvero il settore chimico "Desideriamo esprimere il dolore - si legge nella nota delle Rsu del sito livornese - per la tragedia, il cordoglio per le vittime e la vicinanza ai feriti e ai familiari. Esprimiamo inoltre gratitudine nei confronti dei soccorritori, oltre a tanta rabbia per quello che è successo. Perché non è più accettabile perdere la vita sul posto di lavoro". Le due ore di sciopero saranno la termine del turno di lavoro.

E nella giornata di oggi ci sono state due ore di sciopero con assemblea dei metalmeccanici, protesta indetta da Fim Fiom Uilm di Livorno e Coordinamento Rsu delle ditte dell'indotto Eni.

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