La Procura di Prato ha aperto un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità nell'esplosione del deposito Eni a Calenzano, che ha causato due morti e nove feriti, di cui due gravi. Il procuratore capo Luca Tescaroli ha effettuato un sopralluogo e ha confermato che al momento dell'esplosione erano presenti diverse autobotti in fase di rifornimento.
L'impianto è stato messo in sicurezza, e le indagini, affidate ai carabinieri di Firenze, sono in corso. È stato richiesto l'intervento di Arpat e Asl Toscana Centro per valutare eventuali responsabilità ambientali e di sicurezza.
Notizie correlate
Fucecchio
Cronaca
11 Dicembre 2024
È morto improvvisamente Evaretto Niccolai, fucecchiese, 84 anni, già presidente dell’associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil) di Firenze. Per un beffardo destino l'uomo, per anni impegnato sul [...]
Calenzano
Cronaca
11 Dicembre 2024
La procura di Prato ha disposto perquisizioni nel deposito Eni di Calenzano e presso una ditta di Potenza dopo l’esplosione che ha causato cinque morti, tra cui due tecnici lucani [...]
Calenzano
Cronaca
11 Dicembre 2024
Bandiere a mezz'asta nel giorno del lutto regionale oggi, mercoledì 11 dicembre, per la tragedia di Calenzano. Questa mattina davanti al deposito Eni, dove nella giornata di lunedì 9 dicembre [...]
Tutte le notizie di Calenzano
<< Indietro