Per il Montalbano si prepara un protocollo per “uno sviluppo territoriale armonico”

«È l’inizio di un percorso, nel nome di Cosimo I, innovatore nella gestione del territorio e nella prevenzione dei problemi idrogeologici». Racconta così l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Carmignano Dario Di Giacomo lo schema di protocollo per lo sviluppo del Montalbano, presentato ieri nel Salone consiliare del Palazzo comunale, nell’ambito dell’Antica Fiera, dall’assessore Di Giacomo, dal sindaco di Poggio a Caiano Riccardo Palandri, dal sindaco di Signa Giampiero Fossi, dalla sindaca di Lamporecchio Anna Trassi, dall’assessora al Turismo di Quarrata Maria Vittoria Michelacci, da Samuele Lastrucci direttore del Museo de’ Medici.
«Cosimo I de’ Medici – spiega l’assessore Di Giacomo – fu un plasmatore del paesaggio del Montalbano, per le novità introdotte in agricoltura e per la tutela del patrimonio naturale. L’obiettivo è rendere omaggio a questa eredità. Lavoriamo, tutti insieme, per creare un percorso di sviluppo sostenibile, promuovere un turismo di qualità, proteggere il paesaggio, salvaguardare la biodiversità».
Al centro del protocollo, in preparazione, tre capitoli: innovazione in agricoltura, per promuovere e sostenere nuove colture e nuove tecniche e favorire l’uso di pratiche agricole rigenerative; tutela della biodiversità, con l’ampliamento del Distretto biologico, il sostegno alle aziende agricole che operano nel rispetto dell’ambiente, la collaborazione a progetti di enti e associazioni che curano le specie autoctone e gli ecosistemi naturali del Montalbano; la tutela del patrimonio paesaggistico e storico,  dai Barchi medicei, un tempo dedicati alla caccia, simbolo oggi di un territorio che si apre a un turismo consapevole fatto di percorsi di trekking, itinerari e-bike, tour a cavallo, enoturismo e olioturismo, al valore accordato alla storia, all’arte e alla cultura e ai suoi prestigiosi segni presenti in questa parte di Toscana, anche attraverso pacchetti turistici integrati, con attività all’aria aperta, visite a musei e degustazioni di prodotti tipici.
«La volontà – chiude l’assessore Di Giacomo – è superare i confini di Comuni e province diverse per trasformare le diversità in ricchezza e attrarre nuovi finanziamenti per dare linfa ai tanti progetti che pur ci sono».

Fonte: Ufficio stampa

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