Le tendenze virali rappresentano fenomeni di enorme portata. Fenomeni, capaci di generare rapidamente attenzione e coinvolgimento su larga scala.
Dai meme alle sfide sui social media, le tendenze virali attirano il pubblico in modo immediato e avvincente. Questo crea il cosiddetto "Buzz".
Quindi qualsiasi impresa, che sia personale o un’azienda può sfruttare il Buzz per raggiungere obiettivi concreti di marketing e branding.
Se ben gestite, infatti, strategie virali non solo catturano l’attenzione del pubblico, ma possono anche contribuire a creare un rapporto a lungo termine con i consumatori: quindi il succo non è nel contenuto di per sé, ma nella sua funzione di ponte.
Ciò oltre a caratterizzare l’identità del marchio, va ad aumentare la fedeltà e il riconoscimento delle persone: la “Brand Awareness”.
Vediamo nello specifico come i marchi possono utilizzare il potenziale virale delle tendenze per incrementare il loro successo e solidificare relazioni durature con i clienti.
Il ruolo delle tendenze virali nel marketing
I marchi sono sempre più consapevoli del potere delle tendenze virali nel raggiungere ampie fasce di pubblico in tempi ridotti. Le campagne di marketing virale si basano su contenuti che non solo catturano l’attenzione, ma che incentivano la condivisione, permettendo ai marchi di ampliare il loro impatto senza dover investire risorse significative in pubblicità tradizionale. In altre parole, il pubblico fa pubblicità per loro.
Trasformare il buzz in fedeltà al marchio
Una delle sfide principali per le aziende consiste nel trasformare l’attenzione passeggera generata da una tendenza virale in una relazione stabile e duratura con i consumatori.
Per raggiungere questo obiettivo, i marchi devono andare oltre il semplice “momento virale” e adottare strategie che incoraggino il coinvolgimento continuo.
Diverse tattiche entrano in gioco, alcune delle quali riguardano anche la creazione di materiale “analogico”. Ovvero, il cartellone pubblicitario che contiene elementi riguardo al buzz che è scoppiato sui social, stessa cosa per la bandiera pubblicitaria su Helloprint e altri elementi simili. Con queste soluzioni già si crea una connessione più intensa tra social e realtà, dando al brand un’immagine più plausibile, concreta e familiare.
Poi, anche con mezzi digitali, si deve progettare una comunicazione su misura di cosa è rilevante per le persone in un determinato momento.
Prendiamo ad esempio il caso della campagna “Ice Bucket Challenge” del 2014, nata come sfida sui social per sensibilizzare riguardo alla SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica). Sebbene promossa da una causa umanitaria, la sfida ha attirato anche molti brand e celebrità, aumentando esponenzialmente la visibilità dell’iniziativa. Oppure Netflix, attraverso una comunicazione sui social particolarmente in linea con i trend del momento, riesce a mantenere il pubblico coinvolto durante il lancio di nuove serie… che spesso sono concepite anche in base ai trend stessi.
Così si contribuisce a creare una comunità, uno spazio in cui le persone interagiscono con il marchio e tra di loro. E questo consente di mantenere viva la connessione anche dopo che la tendenza virale si è esaurita.
Forme di marketing e branding utilizzate
Per sfruttare al meglio il potenziale delle tendenze virali, i brand devono adottare una varietà di strategie di marketing che supportino la diffusione del contenuto e massimizzino il coinvolgimento. Tra queste, troviamo:
- Banner pubblicitari su siti web: per acquisire traffico e farsi riconoscere.
- Marketing sui social media. Instagram, TikTok e X, rappresentano il terreno fertile per la nascita e la diffusione delle tendenze virali. Utilizzando contenuti in linea con le tendenze emergenti, i brand possono raggiungere ampi pubblici in modo rapido e mirato. Utenti che partecipano e amplificano la visibilità del brand.
- Collaborazioni con influencer: che fanno da cassa di risonanza.
- Contenuti brandizzati: strizzando l’occhio all’ondata del momento ma pur mantenendo una propria personalità. Questa rimarrà per sempre e contribuisce a creare un legame duraturo per davvero con le persone. E, in più, permette di raccontare sempre meglio e cogliere sempre di più le ondate del momento apportando anche un valore proprio. Ciò, piuttosto che usare solo il memino di tendenza, è costruttivo perché espressivo e dà qualcosa in più a chi vede o ascolta. Questo apre le porte anche alla creazione di tendenze.
Tendenze virali: il ponte per farsi conoscere
In conclusione, le tendenze virali rappresentano un'opportunità di attirare rapidamente l'attenzione del pubblico. Tuttavia, il vero successo sta nella capacità di trasformare questi momenti di picco in rapporti duraturi.
Utilizzando tecniche di comunicazione personalizzata, promuovendo la creazione di comunità e integrando strategie di marketing innovative, i marchi possono mantenere vivo il coinvolgimento del pubblico e creare una relazione solida.
Per i marketer, la sfida è quella di non limitarsi a cavalcare l’onda del momento, ma di integrarla in una strategia di branding più ampia e coerente. Adattarsi alle tendenze virali e utilizzarle come trampolino di lancio per una fidelizzazione più profonda rappresenta la chiave per un marketing di successo a lungo termine.