Il rilancio di Piombino si misura anche sulla continuità occupazionale e l’assorbimento, da qui al 2028, dei 1300 dipendenti circa ancora in forza lavoro, 400 dei quali sono addirittura in cassa integrazione a zero ore da anni. Acquisita l'intesa per la ripartizione delle aree fra Jindal e Metinvest, oggi Istituzioni – Governo, Regione e Comune di Piombino - , sindacati, aziende e lavoratori, riuniti a Roma presso il Mimit, si sono infatti concentrati sugli step che accompagneranno la transizione occupazionale nel passaggio a quello che Eugenio Giani definisce “un polo siderurgico di primaria importanza in Italia e in Europa”.
Il presidente, trattenuto a Firenze da impegni in Consiglio regionale, precisa: “Gli accordi di programma che si andranno a definire tra Jindal e Metinvest porranno le basi per la realizzazione dell'impiantistica del polo siderurgico, ma intendiamo governare la fase della transizione per fronteggiare la necessità prioritaria sentita dal territorio, ovvero la sorte di centinaia di famiglie”. Al tavolo romano la Regione si dice disponibile ad anticipare giacenze di fondi 2024 per favorire il rinnovo della cassa integrazione in continuità anche per il 2025, nell’attesa del riparto regionale delle risorse nazionali destinati alle aree di crisi complessa per l'anno prossimo”.
Per la Toscana partecipa Valerio Fabiani, consigliere speciale di Giani per lavoro e crisi aziendali: “I passi avanti ci sono stati e sono importanti, i numeri di forza lavoro ipotizzata si avvicinano al bacino occupazionale dell’acciaio a Piombino. Ma se dovremo procedere alla stesura di due distinti accordi di programma, ci sarebbe comunque bisogno di un unico accordo quadro condiviso relativo alla fase di transizione e con particolare riferimento alla parte occupazionale”. Un piano che introduca percorsi personalizzati di formazione per lavoratori che rientrano nel processo produttivo in molti casi dopo anni di cassa integrazione e che potrebbero nel frattempo guardare ad altre soluzioni lavorative percorribili. Fabiani proprone incontri di natutra tecnica con i ministeri (oltre al Mimit anche quello del Lavoro).
Fonte: Regione Toscana
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