Lunedì 11 novembre l'Istituto Calasanzio di Empoli ha dedicato una serata all'astronomia. Le porte della scuola sono state aperte a tutti, gli strumenti messi a disposizione di ogni partecipante per l'osservazione diretta dello spazio. Una serata speciale: una serata di unione, di apprendimento e divertimento che ha fatto sentire grandi i bambini e, probabilmente, ha fatto tornare piccoli i più grandi. È stata la dimostrazione tangibile che la scuola può formare e appagare allo stesso tempo.
Questa serata sarebbe stata impossibile senza l'aiuto di un gruppo di esperti cultori della disciplina. Sono loro che ci hanno guidati, arricchiti, meravigliati: Paolo Fini, Giulia Bimbi, Giovanni Gambacciani, Angelo Esposito, Simone Ballerini, Guido Betti, Franco Risca, sono stati i pilastri di questa serata indimenticabile, insieme ai ragazzi della scuola e a tutti gli appassionati che hanno partecipato.
A due tra gli esperti abbiamo posto alcune domande.
Giulia Bimbi, ingegnera informatica, facente parte del gruppo Astrofili di Montelupo fiorentino, che cos'è per lei l'astronomia e che ruolo occupa nella sua vita?
L'astronomia è una scoperta recente per me, fino a pochi anni fa la consideravo solo una materia scolastica e nella realtà qualcosa di inaccessibile per una semplice curiosa. L'osservatorio Beppe Forti di Montelupo è stata la chiave che mi ha permesso di iniziare a guardare il cielo. Oggi cerco di partecipare alle iniziative e imparo ogni volta qualcosa in più.
Come viene scelta la giornata ideale per compiere un'osservazione?
La giornata ideale per le osservazioni è quella con un po' di tempo disponibile, poco lavoro il giorno dopo, cielo sereno, aria fresca, poco vento, amici, biscotti e caffè.
Che cosa precede l'inizio di un 'osservazione?
L'osservazione inizia con la valutazione delle condizioni meteo e degli oggetti osservabili per posizione e orario. Si inizia una sessione sempre con un obiettivo, definito e concordato preventivamente. Si prepara il telescopio, si accendono PC e fotocamere, si iniziano le operazioni di test e calibrazione se necessario, si punta l'oggetto desiderato e si spera che nel frattempo non siano arrivate le nuvole.
Paolo Fini, ingegnere e membro del gruppo Astrofili di Montelupo fiorentino. È possibile fare dell'astronomia il proprio lavoro?
Certo. Occorre però essere consapevoli che per arrivare a fare il ricercatore c’è una strada lunga che passa attraverso studi universitari multidisciplinari.
Per lei l'astronomia è una passione o anche un lavoro?
Era la strada che volevo percorrere in effetti. Quando dovetti scegliere cosa studiare però mi accorsi di essere più capace in ambito tecnico che scientifico. Decisi allora di fare studi ingegneristici, i quali mi hanno permesso di sviluppare la mia passione per l’astronomia progettando e costruendo telescopi e software.
Si sente di far parte di un'epoca all'avanguardia in merito agli studi astronomici? Pensa che l'innovazione sarà così esponenziale, tra molti anni, da renderla "insoddisfatta" di essere nato in questa epoca rispetto ad una futura?
P: Pensavo fino a qualche anno fa che l’astronomia amatoriale fosse arrivata al suo limite. Ma mi sbagliavo: la disponibilità di cataloghi professionali e di sensori fotografici a costi “raggiungibili” hanno creato un’alleanza tra i professionisti e gli amatori. I professionisti chiedono sempre più il supporto alle reti di osservatori amatoriali per fare programmi di ricerca insieme; in tal modo le attività cooperative permettono metodologie di analisi dei dati sempre più efficaci. Potremmo dire che la tecnologia e l’innovazione stanno ridefinendo nuove possibilità creando nuovi metodi per fare ricerca anche tra gli amatori. Ritengo quindi che la citizen science sia solo agli inizi del suo potenziale futuro spinta dalle innovazioni tecnologiche.
Gli esperti che ci hanno accompagnato in questa bellissima attività sono stati indispensabili. Hanno reso possibile la serata condividendo con tutti gli intervenuti la loro conoscenza e la loro passione. A loro vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.
La speranza è che sia solo un piccolo grande inizio.
Alla prossima serata…. Stay tuned!
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