Dopo ogni elezione regionale c’è chi rivendica una vittoria e chi evita di dichiarare la sconfitta. Tuttavia, in questa tornata elettorale che ha visto protagoniste Umbria e Emilia Romagna c’è uno sconfitto certo: il cittadino, e una sola vincitrice indiscutibile: l’antipolitica.
Il partito degli astenuti ha trionfato nuovamente, come ormai accade sempre più spesso. In Emilia Romagna ha votato solo il 47% degli aventi diritto e in Umbria il 52%. Dati preoccupanti, considerando che in queste regioni la partecipazione elettorale è stata in passato tradizionalmente alta.
Non si può certo essere soddisfatti di questa situazione, e tutte le forze politiche ne portano la responsabilità, indipendentemente dai risultati ottenuti. La disaffezione verso la politica è un fenomeno complesso e attribuirne le cause a un unico fattore sarebbe un errore. Tuttavia, è innegabile che i partiti si siano sempre più chiusi in una logica autoreferenziale, fatta di ritualità politiche lontane dalla vita reale dei cittadini.
Sia i partiti che da decenni governano queste regioni, sia le forze che miravano a scalzarli, hanno contribuito in egual misura a generare sfiducia, assuefazione e disinteresse nell’elettorato medio. Questo disinteresse, però, non riguarda solo le vicissitudini dei singoli partiti ma si traduce in un progressivo allontanamento dei cittadini dal controllo della gestione della cosa pubblica, un fenomeno che lascia più margine d’azione a chi detiene il potere.
Anche a livelli politici più locali rispetto a quello regionale, si osserva questo fenomeno sopra descritto. In
particolare, il terzo mandato per i sindaci ha contribuito ad alimentare sentimenti antipolitici.
Nel nostro piccolo, cerchiamo di contrastare questa tendenza coinvolgendo i cittadini in modo serio, evitando argomentazioni populistiche e promuovendo una politica concreta, fatta di partecipazione attiva e di dialogo tra visioni diverse.
Solo dimostrando che è possibile lavorare insieme per il bene comune si può sperare di riportare gli astenuti a interessarsi e appassionarsi alla vita politica.
Guicciardo Del Rosso - Capogruppo Viviamo Capraia e Limite
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