L'indipendenza economica non è solo una questione di libertà individuale, ma di autodeterminazione e di possibilità di scelta. È uno strumento di emancipazione che consente alle donne di spezzare le catene della dipendenza, sia essa economica o emotiva, e di porre fine a relazioni abusive che altrimenti continuerebbero a soffocarle. Troppe donne, infatti, restano intrappolate in situazioni di violenza domestica per mancanza di risorse economiche che consentirebbero loro di ricostruirsi una vita autonoma. Senza un reddito proprio, senza una rete di protezione, la strada verso l'indipendenza diventa una salita insormontabile, in cui la paura di non potercela fare da sole diventa una prigione mentale prima ancora che fisica.
È da questa consapevolezza che prende forma la campagna “Libere di vivere” della Conferenza delle donne democratiche della Toscana, che per il 25 novembre vuole portare al centro del dibattito pubblico il tema dell'indipendenza finanziaria come strumento di contrasto alla violenza di genere. Non si tratta di semplici slogan, ma di una visione che abbraccia un approccio sistemico, volto a spezzare il circolo vizioso che lega la violenza alla precarietà economica. Educare le donne all'uso consapevole delle proprie risorse, promuovere la conoscenza delle opportunità finanziarie e offrire gli strumenti per una reale autonomia economica sono i primi passi verso un cambiamento che deve essere strutturale e non episodico. Non solo, quindi, una questione di calcoli e investimenti, ma una vera e propria presa di coscienza del proprio potere. Sapere gestire le proprie risorse significa avere la libertà di scegliere, di lasciare un partner violento, di proteggere se stesse e i propri figli.
Rossana Soffritti, portavoce della Conferenza delle donne democratiche della Toscana, sottolinea come l'indipendenza economica sia la base su cui costruire una società più equa e giusta, dove nessuna donna debba mai sentirsi costretta a restare in una relazione violenta per motivi economici. “La violenza di genere – afferma Soffritti – non si combatte solo con leggi e denunce, ma anche con politiche concrete che mettano le donne nella condizione di potersi sottrarre a ogni forma di ricatto economico. È necessario creare percorsi di empowerment che partano dall'educazione finanziaria fin dalle scuole, affinché le nuove generazioni crescano con una consapevolezza diversa rispetto al valore dell'autonomia”.
In questa direzione va l'iniziativa della Conferenza delle donne democratiche della Toscana che vuole diffondere un messaggio chiaro: anche attraverso l’indipendenza finanziaria è possibile interrompere il ciclo della violenza. La campagna, che proseguirà con un webinar formativo al quale è possibile pre-iscriversi inviando una mail a donnedemtoscana@gmail.com, mira a raggiungere un pubblico ampio, andando oltre il solo dibattito politico per coinvolgere la società civile in un movimento di cambiamento dal basso. E per dare concretezza a questa visione, viene promossa l’approvazione di decreti attuativi del DDL Capitali che prevede l’introduzione dell'educazione finanziaria nelle scuole. Una misura che, se implementata, potrebbe trasformare l’Italia. Occhi puntati anche sul governo della Regione Toscana a cui la Conferenza delle donne democratiche della Toscana chiede un coinvolgimento concreto, proponendo di avviare progetti innovativi che promuovano l'educazione finanziaria come strumento di emancipazione a partire dalle scuole. Un’iniziativa che mira a posizionare la Regione come un modello di avanguardia.
Non un punto di arrivo, dunque, ma un punto di partenza per creare una rete regionale che unisca istituzioni, scuole, associazioni e conferenze territoriali, affinché l'empowerment economico diventi parte integrante del percorso di emancipazione delle donne. È un progetto che guarda al futuro, con un approccio inclusivo e lungimirante, che mette al centro il benessere delle donne come fondamento per una società più giusta. In un momento storico in cui il diritto delle donne a vivere una vita libera e sicura è ancora troppo spesso messo in discussione, investire sull'autonomia economica rappresenta una scelta politica coraggiosa e necessaria.
“Non possiamo permettere che la violenza continui a dettare le regole del gioco”, conclude Soffritti. “Dobbiamo dare alle donne la possibilità di riprendersi la propria vita, iniziando dall'indipendenza economica. Solo così potremo sperare in un cambiamento reale”. E questa campagna della Conferenza delle donne democratiche della Toscana è un passo importante in questa direzione, un segnale forte che il futuro può essere diverso, se solo si sceglie di agire con coraggio e determinazione.
Fonte: Donne Dem Toscana
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