Il 25 novembre sono tre anni esatti dall’intitolazione alle vittime di femminicidio del piccolo parcheggio adiacente il campo sportivo in via Fornace vecchia a San Miniato, l’area di sosta dove, nel 2018, venne trovato il corpo di Elisa Amato, la giovane pratese uccisa per mano dell’ex fidanzato che poi si tolse la vita. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’amministrazione comunale, lunedì alle 10, depositerà un mazzo di fiori sulla panchina rossa, organizzando un momento di commemorazione e ricordo per tutte le donne vittime di femminicidio.
Insieme a questa iniziativa, il Comune di San Miniato e la commissione comunale per le pari opportunità, in stretta collaborazione con le associazioni del territorio, organizzano una serie di iniziative che sono state raccolte in un calendario. Si comincia il 23 novembre, alle 10.30, con le letture animate e il laboratorio (6-11 anni) a cura di Frida Aps, organizzato nella sede di via dei Beccai, 54, mentre alle 16.00, in sala delle sette virtù, sarà la volta di "Ovunque streghe? Saperi, diritti, libertà", un incontro con Marina Montesano e Franco Cardini, a cura di Moti Carbonari - Ritrovare la strada.
Il 24 novembre si terrà l'iniziativa "Una, nessuna, centomila" organizzata dal Circolo ricreativo Arci "G. Monti" di Stibbio che inizia alle 12.30 con il pranzo di raccolta fondi in favore di Frida Aps, prosegue alle 15 con "La cultura della violenza in Italia: uno sguardo storico-antropologico", un intervento a cura dell’associazione politica Filo Rosso, durante il quale intervengono Enrica Asquer, professoressa presso l’Università di Genova, specializzata in storia della famiglia, genere e consumi nella società contemporanea europea, Chiara Fantozzi, borsista Marie Skłodowska-Curie Global Fellow all’Università di Pisa, ha conseguito il dottorato in storia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, Caterina Di Pasquale, ricercatrice in antropologia culturale dell’Università di Pisa e co-direttrice della rivista “Studi Culturali” (moderano Benedetta Chesi e Giulia Benvenuti). Alle 16.30, presentazione della mostra a cura dell’associazione Ikonica associazione culturale fotografica di Roma, "Sei bella da morire" e, alle 19.00, si chiude la giornata con un minuto di rumore collettivo, come gesto di rottura del silenzio che circonda spesso la violenza di genere, per fare sentire la nostra voce in solidarietà e protesta e un apericena popolare (prenotazione obbligatoria Alberto 347.0746475 e Valentina 392.0167471).
Il 25 novembre, dopo l'iniziativa dell'assessorato per le pari opportunità, alle 12 l'associazione Moti Carbonari - Ritrovare la strada metterà a dimora una nuova pianta di rose all'interno del Vicolo carbonaio, mentre alle 17, al BiblioCiaf di Ponte a Egola, si svolgerà l'iniziativa Generazioni a confronto, ieri ed oggi, durante la quale ci sarà un'installazione di GasArti e alle 18, sulla piattaforma Zoom, l'associaziona CA.TE.RI.NA. organizza #1522 - Stop violenza sulle donne, un dibattito con testimonianze di volontarie dei punti di ascolto (per informazioni: associazionecaterina.sp@gmail.com). Nella giornata il Soroptimist Valdarno Inferiore distribuirà una serie di volantini per l'iniziativa Read the signs - Riconosci i segnali di una relazione tossica, i negozi del centro esporranno scarpe rosse nelle vetrine grazie all'iniziativa del CCN di San Miniato, e alle finestre della sede Shalom, dal 25 al 29 novembre, saranno esposte le creazioni realizzate durante i laboratori dell'Atelier.
Il 27 dicembre, alle 15.30, sulla piattaforma Zoom, l'associaziona CA.TE.RI.NA. organizza il premio "2024 - Sport e sociale", un riconoscimento dedicato al valore delle donne contro la violenza di genere.
“Vogliamo aprire, anche quest'anno, la giornata del 25 novembre con la deposizione di un mazzo di fiori alla panchina rossa in piazza Vittime di femminicidio perché questo luogo e la panchina rossa ci ricordano non solo Elisa Amato ma tutte le donne che, ogni giorno, subiscono violenza, molte di loro trovando addirittura la morte – dichiarano il sindaco di San Miniato Simone Giglioli e l’assessora alle pari opportunità Elena Maggiorelli -. Dobbiamo fare ancora tantissimo per combattere questa piaga che, purtroppo, è viva ed è nelle nostre case e nelle nostre famiglie. Attraverso questa iniziativa e con un cartellone pensato e costruito insieme alla Commissione pari opportunità e alle associazioni del territorio che, con noi, lavorano ogni giorno, vogliamo dire fermamente no ad ogni violenza di genere e manifestare la nostra opposizione, in particolare, verso i femminicidi. La prevenzione è indispensabile per un cambiamento culturale profondo, per questo i tanti eventi promossi sono rivolti a tutta la popolazione ed in particolare ai giovani, affinché crescano consapevoli che il rispetto per la persona è un valore imprescindibile”.
Fonte: Comune di San Miniato - Ufficio stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di San Miniato
<< Indietro