L’Università di Firenze ha conferito la laurea magistrale honoris causa in “Lingue e Letterature europee e americane” alla regista Margarethe von Trotta.
La cerimonia si è tenuta oggi in Aula Magna, presenti – tra gli altri – la rettrice Alessandra Petrucci, la direttrice del Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia (Forlilpsi) Vanna Boffo, il delegato al Bilancio e coordinamento della partecipazione dell’Università agli Its Enrico Marone, il presidente della Scuola di Studi Umanistici e della Formazione Giovanni Zago.
Nata a Berlino nel 1942, Margarethe von Trotta ha diretto 26 film, molti dei quali incentrati su figure chiave della cultura tedesca – soprattutto donne –, come Hildegard von Bingen, Hannah Arendt, Rosa Luxemburg e Ingeborg Bachmann. Una parte rilevante dei suoi lungometraggi è incentrata anche su snodi fondamentali della cultura, della storia e della politica tedesca: Die bleierne Zeit (Anni di piombo, 1981), Das Versprechen (La promessa, 1994) e Rosenstraße (2003). La regista, inoltre, ha collaborato anche con Dacia Maraini nella stesura della sceneggiatura di Paura e amore (1988).
“La sua biografia è quella di un’autentica intellettuale europea – ha dichiarato la rettrice Petrucci –. La sua attenzione al mondo femminile e alla figura della donna richiama l'impegno che anche il nostro Ateneo ha in questo ambito. Nella sua professione ha esplorato a lungo e in profondità il mondo delle donne e le relazioni fra le donne, nonché le relazioni tra donne e uomini. Con questa laurea viene riconosciuta la sua professionalità e viene sottolineato il valore e la forza del suo impegno”.
“Il contributo artistico e culturale di Margarethe von Trotta all’indagine della psiche umana, in particolare quella femminile, costituisce una pietra miliare dell’arte del secondo Novecento e del Ventunesimo secolo - si legge nella motivazione del riconoscimento -. Creatrice di memorabili figure di invenzione e della storia politica e culturale del ‘900, Margarethe von Trotta ha saputo indagare con la scrittura e le immagini la vita delle sue protagoniste nel quadro di una complessa dialettica familiare, relazionale e politica, capace di interrogare in profondità la posizione degli individui all’interno della società e della storia”.
La laudatio è stata pronunciata da Matteo Galli, docente di Letteratura tedesca, insieme a Cristina Jandelli, docente di Cinema, fotografia, radio, televisione e media digitali. “L’opera di von Trotta – ha dichiarato Galli – si sposa perfettamente a un’idea di cultura tedesca, all’interno della quale la letteratura rappresenta certamente una componente decisiva ma indissolubile da un’accezione più ampia e più moderna che comprende la storia, la politica, i rapporti fra i generi, la storia del costume, della religione, le condizioni materiali della vita. Grazie ai film di Margarethe von Trotta è possibile, dunque, raccontare alcuni momenti fondamentali della storia e della cultura tedesca, dal Medioevo ai giorni nostri”.
Dopo la laudatio, Margarethe Von Trotta ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “Tentativi di avvicinamento a un personaggio storico”.
Fonte: Università di Firenze - ufficio stampa
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