Aggressioni e minacce per un debito, cinque arresti tra Prato, Pistoia e Lucca

Con le accuse di rapina aggravata e tentativo di estorsione cinque uomini sono stati arrestati dalla polizia, in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare eseguite nelle province di Prato, Pistoia e Lucca. Sarebbero responsabili secondo la procura pratese, che ha coordinato le indagini della polizia, alle quali hanno collaborato anche la squadra mobile di Pistoia, Lucca e il reparto prevenzione crimine Firenze, di aggressioni e minacce di morte contro un italiano residente a Prato e atti intimidatori contro la famiglia, per un debito di 70mila euro. Il debito sarebbe riferito ad una partita di 20 kg di hashish, nei confronti di fornitori spagnoli. Gli arrestati, due italiani e tre nordafricani tra i 22 e i 30 anni, sono accusati in concorso e avrebbero avuto ruoli diversi. Nel febbraio scorso sarebbero avvenute due aggressioni nei confronti della vittima: in un primo caso sarebbe stato costretto a fermarsi e ad uscire dalla sua auto. A quel punto sarebbe stato colpito con calci e pugni, difendendosi a sua volta estraendo un'arma da fuoco. Due giorni dopo, il 25 febbraio, gli indagati e altre persone come spiegato ancora in una nota del procuratore di Prato, Luca Tescaroli, avrebbero fatto irruzione nella casa dell'uomo a volto coperto, minacciando i presenti "con un'arma da fuoco e, tenendo sotto tiro la vittima, la aggredivano violentemente con calci e pugni". In quell'occasione gli aggressori avrebbero portato via all'uomo un orologio di valore, un pc e contanti.

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